Marchionne e il suo ‘Mondo nuovo’

ROMA – Non sapevamo che il maggiordomo – nella sua accezione medievale – Marchionne fosse un letterato, ne tantomeno che avesse letto Marquez e Aldous Huxley.

Eppure il genio dell’industria, che ha preso il posto dei ‘re fannulloni” , alla guida della Fiat, tutto soddisfatto di aver nelle casse della società una liquidità di 7 miliardi di euro, ha dichiarato che il Lingotto chiuderà davvero i suoi primi ‘111 anni di solitudine’ e andrà verso il suo ‘Mondo nuovo”.

Tutto questo viene riportato sulle pagine finanziarie de La Repubblica di oggi senza che il solerte giornalista, Paolo Griseri, faccia un minimo sobbalzo di fronte all’evocazione del testo di Huxley, Il mondo nuovo.
Noi, avendo studiato il testo,  abbiamo sobbalzato, e poi ci siamo chiesti: ma Marchionne lo avrà letto il libro che ha citato? Ma l’autore dell’articolo avrà letto Huxley?
Speriamo di no, perché se lo avessero letto, e capito, – si può anche leggere Madame Bovary e pensare che fosse una moglie fedele … capita – beh se lo avessero letto, e capito, ci sarebbe da cominciare a preoccuparsi.
Citare positivamente il testo di Huxley, aspirando, addirittura, di andare verso quel modello di società, significa essere, usando un eufemismo, dei nazisti.
La società immaginaria del romanzo di Huxley, è una comunità dove lo status sociale viene predeterminato, in vitro, quindi geneticamente. Nel mondo nuovo i privilegiati sono esseri belli e sempre felici, tipo i berluscones, ma assolutamente anaffettivi e disumani, i quali non conoscono né l’odio ne l’amore e pensano, come molti eminenti psichiatri, che i sentimenti e le passioni siano malattia organica da curare attraverso delle droghe che acquietano le eventuali, ‘patologiche’, effervescenze di umanità.

Nel testo di Huxley i subordinati che lavorano come schiavi, sono esseri creati in laboratorio, dall’aspetto quasi umano ma che in realtà si muovono come persone lobotomizzate, mezzi robot, mezzi zombie.
Leggete, leggete il libro di Aldous Huxley, così finalmente capirete dove il Marchionne vuole portare i dipendenti Fiat. Li vuole portare nel ‘Mondo nuovo’ di Huxley.

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