ROMA – Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te di Abert Espinosa (Salani editore, p. 190, euro 14,50) è un romanzo onirico e visionario.
Sogno e reale si mescolano fino a fondersi tra le strade di Salamanca, in un’epoca indefinita.Marcos, il protagonista, dopo aver perso la madre decide di assumere un farmaco per smettere di dormire e dunque di sognare. Eppure la storia si presenta come un sogno ad occhi aperti. Sarà un’improvvisa telefonata a distoglierlo dal suointento. Marcos, ha il dell’empatia, che gli permette addirittura di leggere nelle menti altrui. Proprio in virtù di questo dono viene chiamato ad interrogare uno strano ragazzo, forse un alieno. Il ragazzo proveniente da uno strano paese esagonale ,in tutto e per tutto simile a noi, gli apre la strada verso l’amore per una donna incontrata per caso. Il romanzo con un linguaggio fluido riesce a superare i limiti imposti da una trama in alcuni punti fragile e da un titolo particolare.