ROMA – La frangia è biondissima, rischiarata dalla luce elettrica , a vederla così Catherine Spaak dimostra vent’anni di meno. Questa signora di classe, un tempo attrice e oggi anche scrittrice, ha letteralmente riempito l’Arts studio Café per presentare il suo nuovo libro, non ci sono più sedie ove sedersi e molti restano in piedi.
“L’amore blu”, il romanzo appena uscito, impilato su un tavolo, viene sfogliato con curiosità: la copertina riproduce farfalle in un barattolo, una è sull’orlo con ali spiegate. “Queste immagini hanno un significato” spiega Catherine Spaak “rappresentano il travaglio della maturazione, il travaglio del bruco e della farfalla”. “L’amore blu” racconta la storia di una donna matura e di un ragazzo. Il colore dato al sentimento è riferito alle energie dei chakra (i centri di forza nella filosofia indiana): una delle ultime energie, quella più alta, è di colore blu . L’amore di cui parla l’autrice non è carnale, è un sentimento spirituale, che richiede forte maturità. Spiritualità che la lettura dell’incipit fatta dall’attrice Paola Lavini sottolinea con efficacia, le pagine scorrono incalzanti e musicali, rivelano che Catherine Spaak è una narratrice professionista.
Dario Salvatori, noto conduttore radiofonico e televisivo, sottolinea come un’attrice sia condannata al pregiudizio di non venir mai considerata scrittrice vera. “L’amore blu” ad esempio, dice Salvatori, non è stato messo in una collana di narrativa ma tra le “varie”, eppure la Spaak è al sesto romanzo. Lei però si dice soddisfatta del “privilegio” di pubblicare, del rapporto con i lettori, poco importa in quale collana stia. Parla della fatica compiuta per esercitare la professione di scrittore, dimostra l’utilità di questo sforzo ricordando “Scelte”, il bel libro di Liv Ullmann.
E’ alta, slanciata, Catherine Spaak mentre avanza verso il tavolo dove firmerà le copie del romanzo per i fan, indossa un’elegante gonna grigia, aderente, una camicetta bianca, raffinate scarpe di vernice. Il libro è dedicato ai suoi cari: per Agnès, per Alice, per Stefano, per Vladimiro. Catherine apre “L’amore blu” e verga il nome del suo nuovo lettore, tracciando un cuore nel quale scrive il suo con grafia elegante.