Libri. Antichrista: un gioco di specchi

ROMA – Blanche e Chista sono le due protagoniste di Antichrista, romanzo   di Amélie Nothomb (Voland 2004, p. 117, euro 13,00). Entrambe sono delle adolescenti precoci, infatti a sedici anni frequentano l’università. Purtroppo Blanche, figlia di due professori, è precoce solo nell’intelligenza, condannata alla verginità forzata; è combattuta dal desiderio di integrarsi e dalla misoginia più assoluta.

Christa invece è precoce nel corpo come nell’intelligenza, scaltra e fascinosa tanto quanto meschina e ipocrita;  è  in grado, con la sua aria angelica,  di far innamorare tutti di lei. Anche Blanche inizialmente subisce il suo fascino, felice di aver trovato un’amica la porta a casa sua. La malvagità di Christa, come in tutti i personaggi della Nothomb, è  priva di maschere e di limiti; infatti, il primo passo verso la soggiogazione di Blanche è  farla spogliare denigrando il suo fisico esile. “Fin dalla pubertà detestavo il mio fisico. Constatai che lo sguardo di Christa aveva aggravato la situazione” afferma Blanche.  L’insignificanza fisica e sociale di Blanche non fa altro che accrescere il prestigio di Christa, anche agli occhi dei genitori di Blanche. Come un folletto dispettoso e malvagio Chistra ottiene sempre la comprensione di tutti, spacciandosi per una studentessa disagiata e lavoratrice mentre  è figlia di un grande impresario farmaceutico.

Dunque il suo è un nome paradossale, Christa non ha nulla di biblico e così  Blanche la ribattezza Antichrista. Una ragazza terribilmente bugiarda controfigura speculare di Blanche è meschinamente abile a distruggere la, già scarsa, sicurezza di Blanche. Ma le menzogne e le bassezze di Christa avranno una svolta del tutto inaspettata, Blanche smaschera le sue finzioni e riesce a riscoprire gli spazi che ormai le erano stati tolti dalla sua amica, ma rimirandosi nello specchio nuda scopre che Christa ha vinto, poiché si vede ancora con gli occhi dell’amica. Anche questa volta i personaggi della Nothomb sono privi da qualsiasi freno morali, in preda di comportamenti patologici ed esasperati. La loro è una  malvagità quotidiana che si annida nelle piccole cose, smascherata da una scrittura schietta e incalzante.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe