ROMA – Come tutti gli uomini, amo le donne, ma non sono di certo un collezionista di bamboline, anzi trovo che ogni donna abbia in sé un suo particolare fascino. Ne sono sedotto, mi piace scoprirlo.
Così capita che, come molti altri amici, mi ritrovi con un alto numero di amiche. Ognuna, con una particolare qualità che la rende unica tra le donne. Sempre come molti altri uomini sono un gentiluomo, galante, affabile, simpatico, educato, rispettoso, mi piace conversare, fare complimenti, ma sempre benevolmente senza alcun interesse particolare dietro. Ed ecco arrivare inviti. “Sam se passi stasera al centro mi trovi…” oppure ” Sam ci facciamo una chiacchierata…” e ancora “Sam c’è un vernissage delizioso, che ne dici di passare, io ci sarò…” Inviti piacevoli, conversazioni interessanti, scambio di complimenti simpatici. Nulla di più.
Ma prima o poi ARRIVA L’ESTATE. E con l’estate gli inviti per gli amici maschi diventano come un panda in una riserva di caccia: non ce n’è più uno. Eh sì, perché una cosa è agghindarsi e fasciarsi, giocare con il trucco, un abito che valorizza la figura, un reggiseno che sostiene, una scollatura appena accennata ma gradevole alla vista, uno spacco su una gamba velata da una calza, i tacchi che slanciano la figura; altra cosa è farsi vedere in bikini. IL BIKINI NON NASCONDE, ESPONE TUTTO COSÌ COME È. E quindi, in tempo di mare, si trovano cartelli sull’arenile che indicano l’espresso divieto di balneazione ai Sam. Tutti. Nessuno escluso.
Almeno nelle spiagge frequentate dalle amiche. Quelle così cordiali e disponibili a vedersi, così generose nell’invitarci a presentazioni, cene, concerti. Ora i loro telefoni squillano a vuoto, gli sms muoiono senza risposta, le email si perdono nell’etere. Ogni tanto, per quelle che sono su facebook, compaiono foto in spiaggia. Foto con la giusta luce, e la giusta (coprente) ombra, foto di particolari e foto sempre dello stesso, attento profilo.
Non che io sia un adone, come molti altri miei coetanei, non ho animaletti esotici sull’addome (tartarughe&affini), né strani e preoccupanti rigonfiamenti sulle spalle e le braccia in corrispondenza delle fasce muscolari. Né aspiro a sfilare per Mister Torace Abbronzato, quindi non mi aspetto di vedere i corpi delle amiche torniti e affilati degni di stare sulla copertina di di riviste di moda. Mi aspetto qualche pancetta, un po’ di cellulite, particolari che ci rendono umani, e che sono anche intriganti. Anche perché quello che conta è l’insieme della persona. Anche se in alcuni casi è proprio l’insieme che porta alla decisione di spogliarsi in riserve lontane dagli occhi dei Sam, ai quali si dà appuntamento da settembre a marzo. Estate, la letargica stagione delle amicizie femminili invernali.