7° concorso “Giornalisti del mediterraneo”. Il bando

OTRANTO (LE) – Terrorismo internazionale e libertà di stampa. Al via la  edizione del prestigioso concorso “Giornalisti del Mediterraneo” che si terrà dall’8al 12 settembre ad Otranto, tra le mura del borgo medioevale.

Nella prima sezione saranno premiati i migliori reportage che abbiano trattato i temi legati alle azioni di guerra dei jihadisti e al terrorismo internazionale, al ruolo delle donne, all’arruolamento dei minori, all’approvvigionamento delle armi e alla distruzione di villaggi e opere d’arte. Invece, nella seconda sezione, partendo dai fatti di Charlie Hebdo, giornale satirico francese, saranno premiate le inchieste sul tema della libertà di stampa.

“Si rinnova un appuntamento di assoluto prestigio – spiega Luciano Cariddi, sindaco di Otranto – per la Puglia e per la nostra la Città, in cui sarà possibile, attraverso una nutrita platea di giornalisti, ascoltare le testimonianze autentiche di chi è impegnato giornalmente nel raccontare la cruenta verità dei conflitti di guerra”.

“I temi del concorso – aggiunge Lino Patruno, presidente della giuria – fanno parte della vita quotidiana di tutti noi. Perché viviamo un momento in cui rischiano di essere messe in gioco conquiste fondamentali della nostra civiltà e in cui il giornalismo è chiamato alla funzione fondamentale di non farci cadere né nella trappola della paura né in quella degli stereotipi”. 

Confronto politico. “Quest’anno la Città dei Martiri – afferma Tommaso Forte, giornalista e art director dell’evento – sarà l’epicentro del dialogo tra i Paesi del Mediterraneo nell’affrontare, grazie ai lavori in gara, i delicati temi riguardanti i conflitti legati al terrorismo internazionale, alla libertà di stampa e alla salvaguardia dei diritti civili”.

Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo della Regione Puglia. “I temi sensibili del terrorismo e della libertà di stampa saranno ancora una volta straordinaria occasione di confronto e di dibattito critico, in un momento in cui il ruolo dell’informazione ricopre una funzione più che mai vitale per la democrazia”.

Il premio sin dalla 1° edizione del 2009 ha annoverato, tra candidati e vincitori, giornalisti delle più importanti testate nazionali ed internazionali quali,Corriere della SeraL’EspressoPanoramaAnsaRaiNews24La7, Rete4Il GiornaleTGR RaiOggiMarie ClaireVanity FairIo DonnaI Viaggi di Repubblica. Nel corso delle scorse edizioni, hanno partecipato giornalisti provenienti da AlbaniaPortogalloTurchiaMaroccoCiproSvizzeraOlanda eRomania.

L’iniziativa annovera il patrocinio istituzionale delle Ambasciate di CiproMaroccoRomaniaBosnia Erzegovina, della Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo, della Provincia di Lecce, del Corpo Consolare di PugliaBasilicata e Molise, dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo e dell’Associazione Borghi più Belli d’Italia..

E’ possibile scaricare il bando dal sito www.giornalistidelmediterraneo.it o chiedere informazioni chiamando il numero 346.8262198. I lavori dovranno prevenire entro e non oltre il 30 maggio 2015.

BANDO 2015 

Gli articoli, servizi o reportage debbono essere stati pubblicati nel corso del periodo dal 1 gennaio 2011 al 30 marzo 2015 su una testata registrata, sia essa cartacea, radiofonica, televisiva o su internet. L’articolo deve avere una dimensione da un minimo di 2000 battute a un massimo di 15.000. Il servizio televisivo o radiofonico deve avere la durata minima di 2 minuti e massima di 5 minuti. 

I SEZIONE TERRORISMO INTERNAZIONALE

In questa sezione sarà premiato il miglior servizio giornalistico (reportage o inchiesta), che abbia trattato il problema dell’Islam nel mondo. I reportage devono aver analizzato i temi legati alle azioni di guerra dei jihadisti e al terrorismo, al ruolo delle donne, all’arruolamento dei minori, all’approvvigionamento delle armi e alla distruzione di villaggi e delle opere d’arte. Sarà premiato, inoltre, il miglior servizio giornalistico che abbia affrontato il tema dei siti e dei video di propaganda jihadista, ma anche forum e blog dove si attua il proselitismo islamico. 

II SEZIONE LIBERTA’ DI STAMPA

In questa sezione sarà premiato il miglior servizio giornalistico (reportage o inchiesta), che partendo dai fatti di Charlie Hebdo, giornale satirico francese noto per il suo stile ironico e provocatorio, abbia affrontato il tema della libertà di stampa e di espressione e quello, parallelo, dei limiti della satira, nel contesto della società europea e delle comunità etniche. Particolare attenzione verrà riservata ai reportage che, con sguardo approfondito, hanno analizzato gli effetti dell’attentato terroristico sui rapporti tra le comunità maggioritarie e le comunità islamiche, o in seno alle comunità islamiche stesse tra i #jesuisCharlie e i #jesuisAhmed. Sarà premiato inoltre il miglior servizio giornalistico che abbia saputo tracciare un quadro concreto, con storie e testimonianze, sulla secolarizzazione europea e il senso del religioso, tra nuovi e vecchi fondamentalismi culturali

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