Balotelli Fico e il bebè

ROMA – La telenovela dell’estate continua e viene da chiedersi se non sia il caso di mettere sotto tutela dei servizi sociali il baby prima  ancora che nasca. Il figlio di Raffaella Fico, mater semper certa est, pater numquam e quindi accontentiamoci di questa certezza, stando ai 4 mesi di gravidanza dichiarati dalla ex gieffina dovrebbe presentarsi come un esserino di circa 15 cm per 112 gr che comincia a percepire la luce e i suoni e si succhia addirittura il pollice.

Speriamo però non giungano alle sue orecchie le polemiche di queste settimane, la mamma accusata di arrivismo, il padre (presunto) che ostenta in discoteca l’estraneità al lieto evento. Ogni bambino per prima cosa merita e ha bisogno di accoglienza incondizionata e serenità. Ma a ben guardare la vicenda ‘poveretto’ non è solo l’ultimo arrivato ma anche i due protagonisti, adulti ma ancora molto bambini. Raffaella Fico, classe 1988, ottiene ad una certa notorietà partecipando al reality Il Grande Fratello e ad alcuni rotocalchi televisivi ma il suo exploit più rinomato è la messa all’asta della sua verginità il 17 settembre 2008 in un’intervista esclusiva al settimanale “Chi” dichiarando: “Metto all’asta la mia verginità per un milione di euro. Voglio proprio vedere se c’è qualcuno che tira fuori questa somma per avermi. Non so che cosa significhi fare sesso e se qualcuno pagherà un milione di euro per me, sarò di certo imbarazzata, ma con questi soldi potrò realizzare i miei sogni, ovvero comprarmi una casa a Roma e pagarmi un corso di recitazione.” La stessa dichiarava qualche mese dopo di aver donato la sua verginità al giocatore Cristiano Ronaldo, suo fidanzato per 11 mesi sempre secondo la suddetta dato che lui, ‘troppo riservato’ diceva lei, non ha mai confermato. La nostra riappare poi in un altro reality, L’isola dei famosi (evidente uno non era bastato) e, per non farsi mancare proprio nulla, anche tra le ragazze che avrebbero partecipato alle feste di Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. Un curriculum di tutto rispetto che culmina nella burrascosa relazione con il giovane Balotelli e nella gravidanza sbandierata ai quattro venti cavalcando la fortunata sequenza della nazionale italiana, e in particolare la centralità del giocatore del Manchester City, agli Europei.

Dal canto suo il super Mario nazionale ha la biografia di un ragazzo difficile, dall’infanzia complicata, resa più dolce dall’affetto di una famiglia adottiva, ma continuamente messa in discussione, prima dal ripresentarsi dei genitori naturali nel momento del suo successo come calciatore, poi dagli stupidi razzisti che popolano gli stadi e per finire dall’attuale vicenda con la ex Fico. E, diciamolo con franchezza, anche dal suo brutto carattere, dalla sua propensione all’istintività, dalla sua immaturità emotiva che spesso lo trascina in situazioni che potrebbe e dovrebbe evitare. Ultima, la presunta paternità. Perché, come è noto, se non si desidera un figlio ci sono una serie di accorgimenti da mettere in atto prima che il concepimento avvenga. Il test del DNA, lecitissima richiesta del presunto padre dato che i due non si frequentano più da tempo, non potrà comunque cancellare l’esistenza di un bambino che, a meno di colpi di scena clamorosi (e potrebbero essercene) e data la docilità di Fico a sottoporsi all’esame, è presumibilmente figlio di Mario.  La lettera aperta della soubrette al calciatore annunciandogli l’intenzione di non rifiutare il test e di rispettare i suoi desideri dice però anche molto altro. E cioè che questo bambino si trova già al centro di una serratissima (e triste e anche un po’ squallida) battaglia. Raffaella, evidentemente ben consigliata, scrive: “Questo figlio lo desidero con tutto il cuore, e lo voglio perché non è un figlio arrivato per caso, ma è frutto dell’amore di due persone, e tu sai bene di che cosa parlo” e prosegue aggiungendo di conservare “con affetto gli sms che tu hai spedito da Cracovia, nei quali ti dichiaravi felice per la notizia che io ti avevo comunicato”. Della serie chi ha orecchie per intendere, intenda.

Mario nel frattempo ostenta sicurezza e approfitta delle notti di Saint Tropez, fotografato in un locale circondato da belle ragazze, a torso nudo, mentre fuma narghilè e mostra orgoglioso le mutande griffate che spuntano da jeans strappati. Il solito bullo, un po’ spavaldo e menefreghista. Al quale consigliamo di mettere da parte l’orgoglio e l’incazzatura e, nel caso il test dia risultato positivo, prendersi le proprie responsabilità, non solo economiche  ma soprattutto affettive ed emotive nel confronto del piccolo. Lui che ben sa cosa significa essere lasciati soli durante l’infanzia.

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