La sala Tirreno del Palazzo della Regione Lazio ha ospitato, lo scorso 20 novembre, la seconda tappa del World Fashion Tour, un appuntamento che conferma la crescita del progetto a livello istituzionale e internazionale.
Una serata dedicata al Brasile, con un’attenzione speciale all’Amazzonia e ai temi della sostenibilità, in concomitanza con l’avvio della COP30 di Belém, la Conferenza Mondiale sul Clima delle Nazioni Unite.
Moda, istituzioni e sostenibilità: un palco condiviso
L’evento si è aperto con i saluti del Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri Serafino Liberati, Presidente dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza, la Legalità e la Lotta alla Corruzione, che ha portato i saluti istituzionali del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Il Generale Liberati ha introdotto il tema della serata con un intervento dedicato al legame tra legalità, tutela ambientale e responsabilità sociale.
In platea erano presenti rappresentanti della Giunta comunale e regionale, membri della Camera dei Deputati, esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo e diversi media nazionali.
L’alta moda di Mary Rose Couture rende omaggio al Brasile
Cuore dell’evento, la nuova collezione di 22 abiti di alta moda firmati da Mary Rosati, stilista e direttrice artistica della manifestazione. Le creazioni, ispirate al Brasile, sono state indossate dalle modelle del gruppo Best Model Philippines, guidate da Itchon Flandez Maribeth.
In un format innovativo che supera la tradizionale sfilata, le undici modelle hanno unito moda, performance musicali e danza, indossando abiti realizzati con tessuti riciclati e rigenerati, cifra distintiva del brand Mary Rose Couture, da sempre attento all’impatto ambientale.
Il primo blocco di sfilata, intitolato “Notte stellata del Brasile, terra di leggende, stelle e misteri”, ha introdotto il pubblico in un viaggio evocativo attraverso simboli, colori e suggestioni della cultura brasiliana.
Tecnologia, ambiente e innovazione: il panel dedicato al futuro sostenibile
Dopo la sfilata si è aperto il Panel Ambientale, con interventi di tre protagonisti dell’innovazione green:
- Camille Lapaire, sviluppatrice di Titan4, spin-off dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha illustrato come i dati satellitari e l’intelligenza artificiale possano monitorare l’Amazzonia e contribuire alla tutela degli ecosistemi.
- Bassma Qazbour, founder di Size Fit, ha presentato uno scanner 3D non invasivo per individuare la taglia perfetta, riducendo sprechi tessili e invenduti: un passo decisivo verso una moda più inclusiva e sostenibile.
- Francesco Pizzo, imprenditore nel settore della green energy, ha evidenziato il ruolo delle energie rinnovabili nell’agricoltura e nelle filiere produttive del futuro.
I colori dell’Amazzonia e il ruolo del benessere tra sport e alimentazione
Il secondo blocco di sfilata, “Colori dell’Amazzonia”, ha portato in passerella una palette vibrante che richiama foreste, fiumi e biodiversità del Brasile. Le modelle hanno coinvolto il pubblico con una “pillola” di samba che ha reso l’atmosfera ancora più suggestiva.
La serata è poi proseguita con un panel dedicato ad alimentazione, sport e salute:
- La chef Irene Volpe, finalista di MasterChef Italia 10, ha raccontato la sua cucina vegetale e sostenibile.
- La giornalista sportiva Roberta Fontana, volto di Sportitalia, ha ribadito l’importanza dell’attività fisica per il benessere psicofisico.
- A loro si è unito il produttore musicale Sergio De Angelis, che ha intrecciato musica, arte e racconti dal panorama internazionale.
A impreziosire gli abiti, i gioielli unici di Emy Barbabella, realizzati con la raffinata tecnica della cera persa.
Un finale celebrativo tra musica, moda e cultura brasiliana
La serata si è conclusa con un finale musicale che ha visto le modelle tornare in scena con gli abiti dei due blocchi di sfilata. Nel foyer, ospiti e partecipanti hanno condiviso un aperitivo conviviale, coronato da un brindisi finale.
Il prestigioso evento “World Fashion Tour – Tappa Brasile” è stato documentato dagli scatti della fotografa Paola Caputo, che ne ha colto l’eleganza e l’anima internazionale.


