SANREMO – Antonella Clerici all’apertura del festival di Sanremo si è presentata sul palco con sua figlia Maelle, di due anni, enormi occhi castani e spaventati.
La bimba era seduta con lei sui gradini del palcoscenico, mentre l’Antonellina nazionale le raccontava la storia della sua carriera sottolineando come dovesse la felicità soprattutto alla piccola. Antonellina nazionale è una donna bella come a volte sono le signore della porta accanto: rassicurante, solare, la sua sessualità é materna, antitesi della seduzione intellettuale che può fare paura.
Lo spettacolo all’Ariston è iniziato con le suggestioni che piacciono ai più, è continuato con tanta musica orecchiabile senza particolare inventiva, poco show ma con gli ingredienti giusti: due bellissime, abbigliate con glamour, adatte al gossip artificialmente creato. Persino le Iene hanno cantato criticando i politici quel tanto che basta. Ad esempio, il video-parodia di Grease “The Arcore’s night”, che ha spopolato giorni fa su facebook, è molto più divertente e incisivo.
Però Morandi e la sua squadra hanno sbancato l’Auditel. Dalle 21,15 alle 23, c’erano 14 milioni e 155.000 telespettatori sintonizzati su RaiUno. E, dalle 23 in avanti, quasi 9 milioni e mezzo di italiani hanno continuato a seguire la rassegna sanremese. Un trionfo. Nella prima puntata la Clerici arrivò a 10 milioni 718 mila spettatori, Morandi è riuscito a “incollare” al Festival 4 milioni di italiani in più. Anche nello share vince il Festival: 45,20% nella prima serata e 47,65 dopo le 23, per una media di 46,39%.
Il noto sociologo Domenico De Masi, intervistato molti anni fa sullo straordinario successo di Madonna, rispose che era dovuto al fatto che la star fosse una donna “ assolutamente nella media “, l’esatto contrario del suo apparente anticonformismo. Lo stesso si può dire del festival nazional-popolare.
Sul versante della canzone due eliminazioni per i cantanti big, dopo che ieri la giuria demoscopica non ha risparmiato Anna Oxa e Anna Tatangelo. Ma il giudizio sui singoli brani è piuttosto diversificato e due dei più famosi critici musicali italiani, Gino Castaldo di Repubblica e Mario Luzzato Fegiz del Corriere non sono d’accordo sui voti. Sospendiamo il giudizio e vediamo come va: tanto per quanto la canzone sia protagonista non è la sola a contare.
Le Iene – Ti sputtanerò