Dopo il corteo

Vidi intorno a me

il più gran capolavoro:

una moltitudine di anime

In marcia al purgatorio

 

solo allora capii il mio ruolo

e con la gola, mia cetra

urlai mantra dal sottosuolo

 

Ed ora, a testa bassa

ad occhi chiusi,

i pugni in tasca

 

Torno alla mia dimora

Malinconica, dolorosa

Dov’ ogni notte riposa

in intrepida fibrillazione

la mia cupa e annoiata,

Febbrile indignazione 

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