REM. Da oggi la band non esiste più

ROMA – Da oggi i R.E.M, una tra le band più interessanti e famose emerse dalla scena rock neo-psichedelica degli anni 80, originaria di Athens, Georgia non esiste più.

E’ ufficiale, lo hanno comunicato ai loro fans attraverso il loro sito ufficiale:
«Come R.e.m. e come amici e co-cospiratori, abbiamo deciso di chiudere la nostra storia come band. Abbandoniamo le scene con un grande senso di gratitudine, di realizzazione e di stupore per tutto quello che abbiamo realizzato. A tutti quelli che si sono emozionati con la nostra musica, i nostri più profondi ringraziamenti per averla ascoltata». Il frontman Michael Stipe sottolinea: «Abbiamo costruito qualcosa di straordinario, ma tutto ha una fine. E noi abbiamo deciso di chiudere a modo nostro».
L’annuncio arriva a sorpresa e ovviamente non può che lasciare un senso di stupore ma soprattutto di vuoto tra i numerosissimi fans seguaci della band da 31 anni. Una lunga carriera costellata da successi e in particolare da prodotti discografici di altissimo livello. Nel 1980 Michael Stipe con la sua voce unica e stralunata si unisce a Bill Berry (che abbandonerà poi il gruppo nel ’98), Mike Mills e Peter Buck, il primo singolo Radio Free Europe risale al 1981. La loro musa ispiratrice è Patti Smith che nel ‘96 canterà con Michael Stipe nella emozionante ballata ‘E-Bow The Letter’ .

Partiti con uno stile molto simile al suono dei Byrds, negli anni si sono evoluti attraverso sonorità oscillanti tra il rock classico americano e il punk inglese senza abbandonare mai estrosità psichedeliche. La loro musica non è mai banale e riesce ad affascinare un pubblico eterogeneo di differenti generazioni.
Raggiungono l’apice della notorietà nel 1991 con l’album ‘Out of Time’ che diviene un successo di proporzioni incredibili e può contare su un trittico di brani molto orecchiabili ma affatto scontati come ‘Losing my religion’, ‘Shiny happy people’ e ‘Radio song’, elaborati con scelte sonore molto varie che vanno dalle orchestrazioni al solo uso di strumenti acustici.

Nel frattempo i REM prendono parte a varie battaglie di carattere sociale e politico, dal sostegno al Tibet alla lotta contro l’Aids, dalle battaglie ecologiste fino alle campagne per i democratici.

Dal 1991 a oggi i REM hanno realizzato numerosi album perdendo a tratti quel piglio tipico delle origini, non nascondendo talvolta anche un sintomo di stanchezza. Eppure tra alti e bassi sono sempre riusciti a reinventarsi proponendo sonorità sempre differenti: a volte un sound misterioso e minimale altre volte un sound più contaminato dall’elettronica. L’ultimo album, Collapse into Now, è uscito lo scorso marzo e riprende le atmosfere più tipiche dei Rem rappresentando forse l’epigolo più naturale di una carriera davvero strepitosa.
“Tutte le cose devono finire, ma l’importante è che finiscano nel modo giusto”.

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