In questo 2023 si festeggia il Centenario del Maestro. 100 anni! Era nato il 27 aprile 1923 a Trieste.
La Fondazione Lelio Luttazzi creata nel 2010, a pochi mesi dalla scomparsa del Maestro, ha organizzato per questo centenario Eventi di prim’ordine: concerti con musicisti straordinari, da Trieste a Sanremo, al Blue Note di Milano. I prossimi a Roma e a Torino presso l’Auditorium Verdi insieme all’orchestra sinfonica della Rai.
In questi giorni esce con la prestigiosa etichetta Parco della Musica Record (Fondazione Musica per Roma) prodotto dalla Fondazione Lelio Luttazzi l’Album Lelio Luttazzi-OLTRE IL BLU raffinato, zeppo di chicche, di inediti, di vertigini che non ti aspetti. L’Album sarà presentato lunedì 24 aprile all’Auditorium Parco della Musica: una serata speciale con il Maestro Nico Gori e la sua orchestra per presentare questo nuovo disco in un live a cura di Toscana Produzione Musica.
Oltre il blu, il titolo del disco che dà anche il titolo alla serata, è l’ultimo brano inedito scritto dal Maestro Luttazzi nel 2008. Ospiti speciali della serata, oltre al Maestro Gabriele Comeglio, alcuni degli artisti presenti nel disco: Fabrizio Bosso, Luca Barbarossa e le Blue Dolls. Nel disco sono inoltre presenti i featuring di Stefano Bollani e Drusilla Foer che invieràun suo personale videomessaggio. A condurre la serata, fatta non solo di musica ma anche di parole e racconti per ricordare il Maestro Lelio Luttazzi, sarà Dario Salvatori.
La Musica, Il Cinema e la Letteratura erano i tre amori di Lelio. Amava andare al cinema. E ci andava spesso. Nella sua lunga carriera ha composto moltissime colonne sonore per film,chiamato da Mario Monicelli, da Dino Risi, da Sergio Corbucci, da Luciano Salce… da tanti registi: alcune saranno riproposte nella serata di lunedì 24. “Il cinema di Luttazzi è un cinema che restituisce tutto quel buonumore e quel successo di botteghino che attraversò il periodo a cavallo degli anni Cinquanta fino a tutti i Sessanta.
Luttazzi è un talento naturale, senza complicazioni: inventa quasi senza accorgersene. La pura gioia di suonare” per dirla come ha scritto il critico cinematografico Dario Salvatori