ROMA – Justin Drew Bieber, classe 1994, è uno tra i cantanti più amati dagli adolescenti e ha venduto, sino al maggio 2012 , quindici milioni di copie dei suoi album. Scoperto a soli quattordici anni, per caso, attraverso youtube, da Scooter Brown, che oggi è suo manager, con un patrimonio di 82 milioni di dollari, è il secondo teenager più ricco del pianeta, dopo Miley Cirus.
Nel 2010 ha vinto come miglior artista dell’anno un American Music Award e come miglior artista emergente un Grammy Awrds. Sempre nel 2010 “Disco di platino” negli Stati Uniti e il video del suo singolo Baby, in rete nello stesso anno, ha battuto il record di 800 milioni di visualizzazioni. Per aver venduto dodici milioni di copie di Baby, Justin Bieber nel 2013 è stato premiato con il Disco di Diamante.
In questo periodo è già nelle sale statunitensi il documentario sulla sua carriera “Justin Bebier Believe” che in Italia arriverà il 4 febbraio. In contemporanea all’uscita del film evento, qualche giorno fa, Justin Bibier (o chi per lui) ha twittato: “Miei amati beliebers è ufficiale mi ritiro”, poi riferendosi ai media «Parlano molto di me, inventano bugie e vogliono che io fallisca, ma non vi lascerò, essere un belieber è uno stile di vita». Subito dopo ha postato il trailer del suo documentario. Ma non basta, per l’autunno del 2014 è stato annunciato un album di suoi inediti.
Contraddittoria come uscita di scena Se si potesse vedere dal buco della serratura la vita di una star, si scoprirebbe che non è oro tutto quel che luccica, che la continua esposizione mediatica crea problemi psichici e il successo dipendenza. Che a volte lo stress obbliga a periodi di riposo anche un ragazzino prodigio.
Si scoprirebbe che, intorno al “divo”, gli uffici stampa tirano fuori trovate al solo scopo pubblicitario. (Michael Jackson ha fatto scuola). Nessuno può sapere la realtà ma, per il momento almeno, l’uscita di scena di Justin Bieber, e del suo giro di affari, appare, con evidenza, lontana.