Europa in recessione. In Italia Pil in negativo. Rallenta la locomotiva tedesca

Con i dati diffusi stamane da Eurostat l’area Euro entra di nuovo, ufficialmente, in recessione

ROMA – E’ la seconda volta in appena tre anni che succede, ma in Italia la situazione è nettamente peggiore. Non solo si registra una situazione  dalla quale non si vede vita di uscita.  Ma arriva anche la bozza di bilancio Ue 2012-2020 presentata dal presidente del Consiglio europeo Van Rompuy  definita “ inaccettabile per il nostro paese e per la tenuta della coesione politica e sociale
dell’Europa’’ da parte del vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella.

Sono semplicemente impressionanti i dati relativi al nostro Paese dove per il quinto trimestre consecutivo il Pil fa registrare un segno meno. Secondo l’Istat, nel terzo trimestre del 2012 il Prodotto interno lordo avrebbe fatto segnare una diminuzione dello 0,2% sul trimestre precedente e del 2,4% su base annua, medesimo valore registrato lo scorso trimestre, il secondo.
Con una certa ironia linguistica si può affermare che la crescita acquisita per il 2012 e’ pari a -2,0%, ovvero è una sostanziosa e sostanziale decrescita.
A voler cercare ad ogni costo una nota positiva si può dire che il calo e’ comunque inferiore a quello registrato nei trimestri precedenti, quando era stato-0,8% nel primo e -0,7% nel secondo trimestre rivisto da -0,8%, ma la nota positiva si scontra con la realtà del commento dell’Ufficio studi di Confcommercio.

 Confcommercio. Anche il quarto trimestre sarà negativo.

“Le prime stime sull’andamento del Pil nel terzo trimestre- afferma un comunicato- pur evidenziando una dinamica economica meno negativa rispetto a quanto registrato nei primi sei mesi, non possono essere lette come segnale di inizio di uscita dalla recessione per il nostro Paese. I primi dati relativi a settembre indicano, infatti, un deterioramento in termini di consumi, produzione ed occupazione rispetto a quanto registrato nei mesi di luglio ed agosto”.
”Date queste dinamiche – conclude quindi l’Ufficio Studi di Confcommercio – è presumibile che anche il quarto trimestre registri una contrazione dell’attività economica determinando un riduzione del Pil di oltre il 2% per l’anno in corso”.

 Sorprende Parigi  in crescita +0,2

 Nell’Eurozona, per il secondo trimestre consecutivo, il Pil ha registrato un segno negativo. Con il secondo trimestre in negativo viene tecnicamente dichiarate la recessione. Tra luglio e settembre l’area euro ha fatto segnare meno 0,1% su base trimestrale, il dato era meno 0,2% registrato nel secondo trimestre del 2012.
Anche la locomotiva tedesca rallenta: nel terzo trimestre, i dati sono ancora a livello di stime provvisorie dell’ufficio federale di statistica, il Pil e’ cresciuto, in linea con le attese. solo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, era +0,3% nel secondo.
Una sorpresa positiva arriva da Parigi che registra una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, sul trimestre precedente contro la previsione di crescita zero che arrivava dalle stime.

Pittella. Bozza di bilancio Ue inaccettabile ’

La bozza di modulazione del bilancio Ue 2012-2020 presentata dalresidente del Consiglio europeo Van Rompuy e’ inaccettabile per il nostro paese e per la tenuta della coesione politica e sociale dell’Europa’’. Lo denuncia con forza in una nota il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. ‘’Davanti alle drammatiche ripercussioni sull’economia e sull’occupazione nei paesi dell’Unione delle politiche di austerity imposte finora dal Consiglio cui stiamo assistendo, ci saremmo aspettati finalmente un ampliamento delle risorse comunitarie messe a disposizione, per fronteggiare la crisi e rilanciare la crescita – sottolinea Pittella – ci troviamo invece di fronte al penoso tentativo di ottenere sconti ai contributi di Gran Bretagna, Germania, Svezia e Olanda e a una riduzione significativa dei fondi all’agricoltura e per la coesione a favore delle regioni più povere del nostro paese che, ricordiamo a tutti,  è da sempre un contributore netto, cioè paga più di quanto riceva dal bilancio Ue’’. ‘’Sosterremo pienamente lo sforzo dell’Italia per ottenere un accordo, come ha detto oggi il nostro ambasciatore Nelli Feroci, in cui tutti si possano riconoscere: amici della coesione e amici della ‘better spending’’ conclude l’europarlamentare del Pd.

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