Industria 5.0, un nuovo approccio a beneficio delle aziende

L’industria o transizione 5.0 si riferisce a un nuovo approccio nell’ambito della produzione industriale che enfatizza la personalizzazione, la sostenibilità e l’interazione tra uomo e macchina. A differenza dell’Industria 4.0, che si concentra sull’automazione e sull’efficienza attraverso la tecnologia, l’Industria 5.0 pone una maggiore enfasi su molteplici aspetti.

L’Industria 5.0 mira a una maggiore sinergia tra i lavoratori umani e le macchine intelligenti. L’obiettivo è quello di sfruttare i punti di forza sia degli umani (creatività, pensiero critico) che delle macchine (precisione, resistenza).
Mentre l’Industria 4.0 ha reso possibile la produzione di massa efficiente, l’Industria 5.0 si concentra sulla personalizzazione dei prodotti per soddisfare le esigenze specifiche dei singoli clienti.

Un forte accento sulla produzione sostenibile.

L’Industria 5.0 mira a minimizzare l’impatto ambientale delle attività industriali, promuovendo pratiche come il riciclo, l’uso di materiali sostenibili e l’efficienza energetica, ponendo l’accento sulla capacità delle industrie di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, sia essi tecnologici che di mercato, e di essere resilienti di fronte a sfide come le pandemie o i cambiamenti climatici.

Al centro dell’Industria 5.0 c’è il benessere e l’arricchimento dell’individuo, sia come consumatore che come parte della forza lavoro. Questo approccio cerca di bilanciare i benefici tecnologici con il valore umano e sociale.
In sintesi, l’Industria 5.0 rappresenta un passo avanti rispetto alla semplice automazione, introducendo un approccio più olistico e centrato sull’uomo nel settore industriale.

Le aziende che investono in ricerca e sviluppo per innovazioni legate all’Industria 5.0 possono beneficiare di crediti d’imposta. Ciò può incoraggiare la creazione di nuovi prodotti o processi più efficienti e sostenibili.

Il Credito d’Imposta per l’Industria 5.0

in Italia è un’iniziativa volta a sostenere le imprese che investono in tecnologie innovative, efficienza energetica e decarbonizzazione, all’interno del più ampio contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Questo programma prevede diverse misure specifiche

Investimenti 5.0

Un credito d’imposta fino al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di beni strumentali 4.0 materiali e immateriali, con un focus su efficienza energetica o risparmio energetico. Le aziende devono dimostrare una riduzione di almeno il 3% del consumo finale d’energia o un risparmio energetico di almeno il 5% in un determinato processo produttivo rispetto ai consumi precedenti. I progetti devono ottenere una certificazione “ex ante” da un valutatore indipendente e una seconda certificazione “ex post” che attesti l’effettiva realizzazione degli investimenti.

Formazione 5.0

Un credito d’imposta per la formazione del personale nelle competenze necessarie per la transizione verde delle imprese.

Fotovoltaico

Credito d’imposta per l’acquisto di impianti di autoproduzione/autoconsumo di energia rinnovabile (esclusione delle biomasse).

Altre misure del PNRR includono contributi a fondo perduto per PMI che acquistano sistemi e tecnologie digitali per la produzione di energia rinnovabile per l’autoconsumo e l’accumulo di energia, nonché incentivi per filiere strategiche per la transizione green e per il settore agricolo.

In termini di budget, il Piano Transizione Industria 5.0 si avvale di 6,3 miliardi di euro, distribuiti come segue

3.780 milioni di euro per investimenti con finalità green;
1.890 milioni di euro per stimolare gli investimenti in impianti di autoproduzione e autoconsumo di energia rinnovabile;
630 milioni di euro per la formazione del personale funzionale alla transizione green.

Per essere ammissibili a questi incentivi, i progetti devono rispettare determinati criteri di efficienza energetica e ambientale

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