ESG tra standard, regolamentazioni e obblighi normativi

L’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance) rappresenta i criteri di sostenibilità adottati dalle aziende per misurare il loro impatto ambientale, sociale e di governance.

Con l’evoluzione della normativa e la crescente attenzione alla sostenibilità, gli standard e le regolamentazioni in materia stanno diventando sempre più stringenti e articolati.

Parametri ESG

I parametri ESG sono criteri utilizzati per valutare le performance aziendali in ambito di sostenibilità. Si suddividono in ambientali (E): gestione delle risorse naturali, riduzione delle emissioni, efficienza energetica, gestione dei rifiuti, sociali (S): diritti dei lavoratori, diversità e inclusione, sicurezza sul lavoro, relazioni con le comunità, di governance (G): trasparenza, etica aziendale, struttura del consiglio di amministrazione, anticorruzione.

Standard di rendicontazione ESG

Per garantire trasparenza e comparabilità, sono stati sviluppati diversi standard ESG:

  • GRI (Global Reporting Initiative): standard di riferimento per la rendicontazione di sostenibilità, utilizzato a livello globale.
  • SASB (Sustainability Accounting Standards Board): standard che definisce parametri specifici per settore industriale.
  • TCFD (Task Force on Climate-related Financial Disclosures): framework per la comunicazione dei rischi finanziari legati al clima.
  • CDP (Carbon Disclosure Project): sistema per la comunicazione delle performance ambientali.
  • ISO 14001 e ISO 26000: standard internazionali per la gestione ambientale e la responsabilità sociale.

Regolamentazioni e obblighi normativi

L’Unione Europea ha introdotto regolamenti stringenti per garantire che le aziende adottino pratiche ESG efficaci. Tra queste la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) che obbliga le aziende a rendicontare in modo dettagliato le loro performance ESG, estendendo il campo di applicazione della precedente NFRD (Non-Financial Reporting Directive). La CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) introduce l’obbligo per le aziende di adottare politiche di due diligence per identificare e mitigare i rischi ESG lungo tutta la catena del valore. Mentre la Tassonomia UE classifica le attività economiche sostenibili per favorire investimenti responsabili.

Matrice europea e standard verticali sulla sostenibilità

La Matrice Europea sulla Sostenibilità stabilisce standard specifici per settore industriale, integrando regolamentazioni e framework di reporting ESG. Questi standard verticali mirano a rendere più efficace la rendicontazione e la gestione della sostenibilità nei diversi ambiti produttivi.

CAM e GPP

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono requisiti obbligatori per gli acquisti pubblici sostenibili, stabiliti dal Ministero della Transizione Ecologica in Italia. Il Green Public Procurement (GPP) è il processo di acquisto pubblico che favorisce prodotti e servizi con minore impatto ambientale, promuovendo un’economia circolare e sostenibile.

Audit e verifica del bilancio di sostenibilità

Per garantire la conformità ai principi ESG, le aziende devono sottoporsi a processi di audit e verifica indipendente. Le principali realtà che effettuano audit ESG includono:

  • Società di revisione come Deloitte, PwC, EY, KPMG.
  • Enti di certificazione come Bureau Veritas, SGS, DNV GL.
  • Agenzie di rating ESG come MSCI, Sustainalytics, ISS ESG.

Integrazione degli standard ESG

Le aziende devono integrare i criteri ESG nella loro strategia aziendale attraverso i Piani di sostenibilità con obiettivi misurabili, l’Innovazione e ricerca per sviluppare prodotti e servizi sostenibili, gli Stakeholder engagement per coinvolgere investitori, clienti e comunità nonchè l’Adozione di tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale.

L’implementazione di parametri ESG e il rispetto degli standard e delle normative vigenti rappresentano una sfida e un’opportunità per le aziende.

Viene da sè che integrare la sostenibilità nel modello di business non solo migliora la reputazione e l’accesso ai finanziamenti, ma contribuisce anche alla creazione di valore a lungo termine per la società e l’ambiente.

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