Tutto lo show è un cantiere?

ROMA – Può contare su un sistema di 42.730 imprese il settore della cultura di Roma e provincia, il 9,5% del totale dell’economia del territorio (a livello nazionale rappresenta il 7,3%). Tra il 2009 e il 2011 sono cresciute dello 0,7% (+299 imprese), +0,6% nella media nazionale.

In termini economici, il valore aggiunto nominale prodotto sfiora i 9,5 miliardi di euro, pari al 7,6% del totale economia della provincia (6a nella graduatoria provinciale; 5,4% la media nazionale). Sono 141mila le persone occupate in questo settore, corrispondenti al 7% dell’occupazione nella provincia (13a nella graduatoria provinciale; 5,6% la media Italia).

 

Sono i dati raccolti da Cna, a partire da uno studio condotto la primavera scorsa da Camera di commercio di Roma, con la collaborazione tecnico-scientifica della società CamCom, agenzia del Sistema camerale. L’occasione è stata il convegno organizzato alla Casa delle Imprese Cna di Garbatella dal titolo “Tutto lo show è un cantiere?” che si è svolto oggi. Il decreto del Fare fa rientrare spettacoli, riprese televisive e cinematografiche, eventi su strade e piazze, parchi, stadi, palazzetti dello sport, le stazioni e così via sotto la categoria “cantieristica”, sul presupposto che palchi, pedane superiori a 2 metri e quant’altro, implicano attività esecutive rischiose per i lavoratori. Il decreto del Fare prevedeva la necessità di un provvedimento attuativo sulla sicurezza negli spettacoli, tuttora allo studio. A riportare alla ribalta il tema, gli infortuni mortali avvenuti durante le operazioni di montaggio e smontaggio di palchi e di attrezzature temporanee, sui set televisivi e cinematografici. Il testo è pronto: per raccogliere le idee degli operatori del settore, che risulterebbero penalizzati dalla nuova disciplina, Cna ha oggi chiamato a raccolta gli imprenditori che si sono confrontati con gli estensori del decreto attuativo allo studio e i tecnici del ministero. Un’occasione importante per esperti della associazioni del cinema e  musicali, RSPP, ASPP televisivi, rappresentanze dei “Rigger, scaffolder, facchini”, esperti della sicurezza per contribuire alla formulazione di un testo normativo, agile, applicabile, comprensivo ed efficace.

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