Tasi. Entro il 16 giugno si paga prevalentemente al Nord

Chiamati al versamento della prima rata saranno oltre 7 milioni (pari al 40% del totale) su quasi 18 milioni di contribuenti

MESTRE – A incassare la Tasi sulla prima casa entro il prossimo 16 giugno saranno prevalentemente i Sindaci del Nord. A mappare i Comuni interessati e il numero di contribuenti che dovranno versare la prima rata nei prossimi giorni è stato l’Ufficio studi della CGIA.

Le Amministrazioni comunali più “zelanti” che entro lo scorso 31 maggio hanno pubblicato la delibera sul sito informatico del Dipartimento delle Finanze sono quelle della Valle d’Aosta:   su un totale di 74 Comuni presenti nella regione, ben 68 (pari al 92% del totale) hanno deliberato l’aliquota Tasi entro la scadenza stabilita per legge. Seguono l’Emilia Romagna, con 218 Comuni su 340 (pari al 64%) e il Trentino Alto Adige, con 146 Amministrazioni su 333 (pari al 44% del totale).

Appena fuori dal podio troviamo il Veneto (41% del totale), la Toscana (38%) e la Lombardia (31%). Ad esclusione del Friuli Venezia Giulia, la coda della graduatoria nazionale è occupata dalle Regioni del Sud. In Puglia e in Calabria la Tasi sarà pagata entro il prossimo 16 giugno solo nel 9% dei Comuni, in Sicilia nel 7% e in Basilicata nel 5%.

L’Ufficio studi della CGIA stima anche quanti  contribuenti pagheranno entro la metà di questo mese il nuovo tributo sulla prima casa: la graduatoria sostanzialmente non cambia. In Valle d’Aosta sarà il 96% dei contribuenti, in Emilia Romagna il 79%, in Liguria il 66% e in Piemonte il 62%.

A livello nazionale, saranno chiamati al versamento della prima rata oltre 7 milioni (pari al 40% del totale) su quasi 18 milioni di contribuenti.

“Questa Tasi sulla prima casa – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – assomiglia sempre più alla vecchia Imu. Costa un po’ meno, ma le difficoltà di applicazione, almeno in questa prima fase, sono senza dubbio superiori. L’aggiornamento del software per la realizzazione dei conteggi sta arrivando in questi giorni. Visto che l’applicazione delle detrazioni  varia da Comune a Comune, per i Caf e i tecnici incaricati alla compilazione dei bollettini  i prossimi 10 giorni saranno infernali”.  

 

TASI  abitazione principale: pagamento 1^ rata entro il 16 giugno

Regione

Comuni

Totale Comuni

Con delibera TASI pubblicata
entro il 31/05/2014

numero

numero

%

Valle d’Aosta

74

68

92%

Emilia Romagna

340

218

64%

Trentino Alto Adige

333

146

44%

Veneto

579

236

41%

Toscana

280

105

38%

Lombardia

1.531

471

31%

Liguria

235

70

30%

Piemonte

1.206

351

29%

Sardegna

377

109

29%

Marche

236

60

25%

Lazio

378

71

19%

Molise

136

24

18%

Umbria

92

16

17%

Campania

550

74

13%

Abruzzo

305

40

13%

Friuli Venezia Giulia

217

25

12%

Puglia

258

24

9%

Calabria

409

37

9%

Sicilia

390

26

7%

Basilicata

131

7

5%

Totale

8.057

2.178

27%

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA

 

 

 

 

TASI abitazione principale: pagamento 1^ rata entro il 16 giugno

Regione

Contribuenti abitazione principale

Totale Contribuenti

Con delibera TASI pubblicata
entro il 31/05/2014

numero

numero

%

Valle d’Aosta

41.213

39.433

96%

Emilia Romagna

1.628.689

1.286.272

79%

Liguria

581.749

384.223

66%

Piemonte

1.489.080

924.175

62%

Sardegna

428.589

210.032

49%

Marche

471.008

224.619

48%

Toscana

1.315.008

577.308

44%

Trentino Alto Adige

310.643

128.333

41%

Campania

1.112.683

459.554

41%

Veneto

1.641.055

664.620

40%

Lombardia

3.333.117

1.259.148

38%

Friuli Venezia Giulia

451.865

102.857

23%

Umbria

294.959

57.409

19%

Lazio

1.897.754

367.629

19%

Abruzzo

363.635

70.361

19%

Puglia

1.080.582

189.834

18%

Calabria

273.708

39.538

14%

Molise

80.748

11.389

14%

Sicilia

1.014.249

93.148

9%

Basilicata

116.396

5.234

4%

Totale

17.926.730

7.095.116

40%

Elaborazione: Ufficio Studi CGIA

 

Nota Nella tabella si stima il numero di contribuenti che dovranno entro giugno pagare la prima rata della TASI sull’abitazione principale. Si tratta di una stima di massima, ma tuttavia significativa delle dimensioni del fenomeno. Le ragioni di possibili disallineamenti derivano dal fatto che sono stati utilizzati i dati relativi al pagamento dell’IMU del 2012 relativi all’abitazione principale che ovviamente possono non coincidere perfettamente con quelli della TASI.

 

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