Esodati. Incontro al Mef, insoddisfazione dei sindacati, continua la mobilitazione

E’ finito in un nulla di fatto e con l’insoddisfazione dei sindacati l’incontro che si è svolto, questa mattina al ministero dell’Economia  con il sottosegretario del Tesoro Pier Paolo Baretta, sul problema esodati. 

“La mobilitazione continua”, hanno affermato i sindacati al termine del colloquio, spiegando che il sottosegretario ha proposto un nuovo incontro tra due settimane.

I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, si dicono dunque “assolutamente insoddisfatti”. ”Il governo ha preso tempo, ha detto che non è pronto e che ci darà una risposta tra due settimane – ha riferito Vera Lamonica della Cgil – ma la questione va risolta prima della legge di stabilità. Noi vogliamo fatti concreti e non molliamo: continueremo ad essere in piazza”. 

“Baretta ha dato risposte interlocutorie e ha rimandato a due settimane ma noi vogliamo risposte concrete subito, nei prossimi giorni – ha sottolineato Domenico Proietti della Uil – il governo non può tergiversare”.”Siamo insoddisfatti e la nostra volontà è di continuare la mobilitazione – ha riferito Maurizio Petruccioli della Cisl – per noi la legge è chiarissima e tanto il Parlamento tanto il ministro del Lavoro, Poletti ci avevano dato assicurazione che i soldi del fondo esodati c’erano”. I sindacati hanno ribadito la loro posizione in un incontro previsto alle 13 con la Commissione Lavoro della Camera. 

A fianco dei sindacati  anche il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, che chiede una soluzione al problema degli esodati “entro la legge di stabilità. “Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare il fondo esodati. I risparmi non possono essere inglobati dal debito generale, e stupisce la diversa interpretazione dei tecnici del Mef” ha detto Damiano.

Presenti sotto il ministero anche diversi coordinamenti degli esodati e il Comitato Opzione donna. Infatti alla situazione degli esodati si unisce anche quella di Opzione donna, la norma del 2004 che prevede la possibilità per le lavoratrici di andare in pensione a 57 anni di età con 35 di contributi e il calcolo contributivo per chi matura i requisiti fino alla fine di quest’anno, “ma non viene applicata”, ha spiegato la coordinatrice del Comitato Opzione donna Dianella Maroni. “Non ci prendano in giro  vogliamo solo il rispetto della legge, che è stata disattesa. Giù le mani da opzione donna”.

Matteo Salvini, segretario federale della Lega, in merito alla problematica degli esodati ha dichiarato, uscendo dalla sede del ministero di via XX Settembre: “Il premier ha tempo di occuparsi di tutto, dal tennis alle intercettazioni ma si dimentica di milioni di italiani. Abbiamo incontrato l’ultima volta, mesi fa, il sottosegretario Morando. Da allora – accusa Salvini – non è cambiato nulla”.  “L’occupazione si trasferisce alla Camera e al Senato perché durante tutta la mattinata né Renzi né nessun ministro si è degnato di trovare dieci minuti di tempo per dare una risposta alle centinaia di donne e di uomini massacrati dalla legge Fornero” – ha continuato Salvini. “Non aver dato una risposta, ha poi aggiunto Salvini, “non e’ una mancanza di rispetto nei confronti della Lega, ma nei confronti delle centinaia di persone che hanno manifestato fuori dal ministero dell’Economia e degli italiani che aspettano risposte da tre anni. Se pensano di fare un dispetto alla Lega hanno capito male; fanno un dispetto agli italiani. Io torno qui – ha concluso – fino a che non ho una soluzione al problema”.

 

Condividi sui social

Articoli correlati