Etiopia: Save the Children,appello all’Onu su rischi siccità

ROMA  – Save the Children si appella con forza alle Nazioni Unite perché venga lanciato immediatamente il massimo allarme per la più grave siccità degli ultimi 50 anni che sta colpendo l’Etiopia, dove oggi inizia, nella capitale Addis Abeba, il vertice dei paesi dell’Unione Africana alla presenza dei leader mondiali e del Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon.

L’allarme di Save the Children nasce in particolare dalle stime che prevedono circa 350.000 nuove nascite nei prossimi sei mesi nelle comunità colpite dalla siccità, con gravissimi rischi per madri e neonati. John Graham, direttore dell’organizzazione in Etiopia, sottolinea come sia indispensabile che la comunità internazionale aumenti immediatamente i finanziamenti per raggiungere l’obiettivo di 1,4 miliardi di dollari, coperti finora solo per meno di un terzo della somma. “Se i fondi per l’emergenza non arriveranno al più presto, c’è il rischio reale di perdere i progressi chiave nello sviluppo raggiunti in Etiopia negli ultimi 20 anni, come la riduzione di 2/3 della mortalità infantile e il dimezzamento della popolazione che vive sotto la soglia di povertà” aggiunge Graham. Con un investimento pari a circa 300 milioni di dollari, “il Governo etiope ha sostenuto finora la maggior parte del carico finanziario per far fronte alla crisi, ma se non riceverà aiuti immediati dalla comunità internazionale sarà costretto a drenare fondi da altri programmi critici come quelli per la salute materno-infantile e l’educazione”.

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