ROMA ( nostro inviato) Quod erat demostrandum, film del rumeno Andrei Gruzsniczki, ha portato a casa il Premio Speciale della Giuria al Festival Internazionale del Film di Roma 2013.
Il film ricorda – nelle dinamiche persecutive del partito comunista – “Le vite degli altri”, ambientato nella Berlino est. “Quod erat demonstrandum” si volge a Bucarest. E’ un racconto in bianco e nero che ritrae la vita, triste e claustrofobica, dei rumeni ai tempi di Ceaușesco.
La storia narra di un matematico di talento che pubblica una sua ricerca, molto importante, su una rivista statunitense senza chiedere il permesso alle autorità. Il Partito Comunista decide di fargliela pagare e gli mette alle calcagna un uomo della sua polizia. Il matematico rischia il fallimento della carriera accademica. Al tempo stesso una sua vecchia amica, moglie di un matematico fuggito a Parigi, tenta di raggiungere il marito. Tra pedinamenti e intercettazioni ognuno sarà costretto a cercare ‘salvezza’, passando sui propri sentimenti. “Quod erat demostrandum”, come volevasi dimostrare, è la locuzione usata alla fine di ogni dimostrazione fisico/matematica e rimanda ad una triste verità: nella disperazione è difficile tenere in conto i bisogni degli altri.
Quod Erat Demonstrandum di genere drammatico della durata di 105 min. diretto da Andrei Gruzsniczki e interpretato da Florin Piersic Jr., Doru Boguta, Medeea Marinescu, Mihai Calin,George Alexandru, Tora Vasilescu, Alina Berzunteanu, Paul Ipate, Ana Popescu, Ofelia Popii. Prodotto nel 2013 in Romania.