Cannes 71. Bertrand Bonello Presiede la Giuria di Cinéfondation, vetrina del nuovo

CANNES – Il festival di Cannes ha comunicato che sarà Bertrand Bonello a Presiedere la giuria della Cinéfondation e cortometraggi della 71ma edizione, che avrà luogo dall’8 al 19 maggio.

La Cinéfondation e Cortometraggi è una fucina di talenti, scoperta e conferma del meglio che offre il nuovo. Il regista francese succede al rumeno Cristian Mungiu. Gilles Jacob, presidente della Cinéfondation presenta Bertrand Bonello come “uno tra i più grandi registi contemporanei, artista iconoclasta e unico” e oltre alla sua arte ne loda le qualità umane. Bonello si dichiara molto orgoglioso di poter accompagnare le voci emergenti per cui la Cinéfondation è impegnata da venti anni. Il regista dice: “Cosa ci aspettiamo dai giovani, dai registi sconosciuti e dai primi film? Che ci scuotano, che ci facciano vedere ciò che non siamo in grado di vedere, che abbiano quella libertà, affilatezza, spensieratezza e audacia che qualche volta noi non possediamo più”. 

Musicista di formazione classica, Bonello si cimenta con le immagini, firma la sceneggiatura e compone la musica dei suoi film. Acclamato dalla critica, si distingue per audacia ed estetismo. Preferisce la percezione alla narrazione classica, le sue inedite esperienze visive travalicano i limiti. Ammiratore di Bresson, Pasolini e Jarmusch avanza d’istinto nel territorio delle ossessioni ricorrenti. L’identità sessuale e il rapporto dei corpi sono al centro del suo impegno: sia si tratti del ritratto di un omosessuale brasiliano, la quotidianità raffinata ma glaciale di una casa chiusa al crepuscolo del secolo diciannovesimo, un biopic virtuoso sulla creazione e il dolore che ingenera. Investendo le frontiere problematiche del pensiero e del desiderio, il regista interroga incessante i confini della realtà.

La sua filmografia conta sei lungometraggi e otto corti, tutti molto singolari. Dopo il suo primo film “Quelque chose d’organique” (1998) fino a Nocturama (2018), Bertrand Bonello occupa un posto unico nel panorama cinematografico. I suoi lavori sono stati in concorso al festival dal 2003: Tiresia (2003), L’Apollonide – Souvenir de la maison close (2011) e Saint Laurent (2014). 

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