Gli appassionati delle due ruote sparsi per tutta l’Italia stanno per uscire dal classico letargo dei mesi più freddi. A pochi giorni dal solstizio di primavera, infatti, MotoGp, Moto2 e Moto3 scaldano i motori per il primo appuntamento della stagione 2018. Messi in archivio mesi interi di sviluppi aerodinamici e di migliorie tecniche, ma anche test probanti a Losail e presso il circuito del Buriram i centauri del più importante campionato internazionale torneranno in pista per l’inizio della stagione.
La classe regina del motomondiale si presenterà ai nastri di partenza più incerta che mai. Il mercato piloti è stato infatti avaro di emozioni, cosa che invece non si può dire per il 2019, anno per il quale sono già state annunciate diverse novità, come l’accordo tra il team Tech3 e la KTM, nonché l’approdo di un nuovo italiano in MotoGp, quel Bagnaia che sinora si è messo in mostra con lo Sky Racing Team VR46. Il futuro è però ancora troppo lontano: di mezzo c’è una stagione fortemente incerta, proprio perché la maggior parte delle accoppiate pilota-moto sono state confermate e ogni pilota vanta maggiore esperienza con il mezzo. L’unica grande novità della stagione arriva proprio dai tracciati, in virtù dell’introduzione in calendario del GP di Thailandia, che si disputerà presso la regione del Buriram su una pista utilizzata in precedenza solo per le derivate di serie.
Non sarà una novità invece l’attribuzione della palma di favorito della vigilia. In Qatar il 16 marzo, giorno in cui si scenderà in pista per le prime prove libere, l’attenzione sarà tutta riservata a Marc Marquez. Il pilota spagnolo della Honda ha già nel suo palmares sei titoli iridati, ma non ha alcuna voglia di fermarsi. Il “cabroncito” – questo il soprannome del 25enne di Cervera – si è già dichiarato fortemente soddisfatto della sua RC213V ed è anche il grande favorito secondo gli esperti, che quotano il suo settimo titolo mondiale a 1,60. Alle spalle dell’iberico regna un grande equilibrio. Yamaha, Honda e Ducati sembrano essere arrivate allo stesso livello e la differenza è data solo dal talento del pilota e dal migliore adattamento al circuito di turno.
Stando a quanto accaduto nel finale della scorsa stagione, l’antagonista principale di Marquez potrebbe essere il binomio italiano composto dalla Ducati e da Andrea Dovizioso. Il suo approdo alla casa di Borgo Panigale è coinciso con una maggiore maturità del “DesmoDovi”, che è riuscita ad abbinare una velocità di punta da sempre nelle caratteristiche della due ruote italiane con una performance maggiore in gara. Ne ha approfittato Dovizioso, probabilmente uno dei pochi dopo Stoner e “domare” la Ducati a suon di talento, umiltà, duro lavoro e di quel sano pizzico di follia che contraddistingue i piloti che hanno scritto la storia del Motomondiale. Il trionfo mondiale di Andrea Dovizioso varrebbe, secondo gli esperti di Eurobet, 8 volte la posta in palio scommessa.
Altro contendente per il Mondiale è il “vicino di box” di Andrea Dovizioso, quel Jorge “por fuera” Lorenzo che dalla parentesi in Ducati non ha raccolto tutto quanto avrebbe meritato. Il maiorchino, cinque volte campione del mondo nella MotoGp, vorrebbe tornare ai fasti della Yamaha, ma deve farlo alla svelta se non vuole rischiare un posto che a Borgo Panigale hanno già annunciato di non voler pagare così tanto. La vittoria dell’accoppiata Ducati-Lorenzo frutterebbe agli scommettitori una quota leggermente più alta rispetto a quella di Dovizioso, quel 9 che Jorge condivide con un altro spagnolo, Maverick Vinales. Il più giovane dei piloti spagnoli di punta si è scrollato di dosso la fame del rookie inanellando una serie di ottimi risultati nei suoi 3 anni di MotoGP, terminando l’ultima stagione – la prima in Yamaha – al terzo posto con 230 punti, frutto di 3 vittorie e 4 podi. Probabilmente un bottino troppo magro per impensierire Marquez, ma la sua crescita costante e la giovane età fanno ben sperare gli scommettitori.
A chiudere il valzer Ducati-Yamaha ci pensa un immortale Valentino Rossi. Il dottore, simbolo da decenni del motociclismo italiano, ha già dichiarato di voler continuare a correre, almeno fino al 2020, e dopo i problemi fisici dello scorso anno e lo scarso feeling con la moto nipponica punta a vincere il suo decimo titolo mondiale quando saranno passati 23 anni dal suo esordio in Aprilia nel GP malese di Sepang. I 40 che Valentino festeggerà nel 2019 si fanno però sentire, ed è per questo che gli esperti di scommesse hanno assegnato a Rossi una quota di 11. Per chi volesse puntare sul dottore può approfittare del codice promo Eurobet.
Tra gli outsider è impossibile non annoverare l’esperienza di Daniel Pedrosa, al suo 18esimo anno con la Honda, che punta a riscattarsi dopo una serie infinita di infortuni e di prestazioni non così incoraggianti. A quota 16 con lo spagnolo di Sabadell c’è anche Yohann Zarco, che al suo esordio nella MotoGp ha chiuso la stagione con 3 podi e 174 punti: la sua velocissima Yamaha clienti potrebbe insidiare molti piloti “top”. Ha conquistato 3 podi in stagione anche il terzo italiano in gara, Danilo Petrucci, che punta ad un posto da pilota ufficiale in Ducati nel 2019 ma è quotato 101. Altissima, infine, anche la quota di tutti gli altri motociclisti ai nastri di partenza, compreso quel Lorenzo Baldassarri che lo scorso anno ha incantato in Moto2 e che con il team Marc Vds Racing punta a togliersi qualche soddisfazione e ad avvicinare le posizioni che contano.