Roma. No al circuito cittadino di Formula E

ROMA – Dopo la barzelletta finta e smentita di Alemanno che fa-sci ad Ostia ecco la barzelletta vera e confermata sulla sua lettera d’ impegno per manifestare l’interesse e presentare la candidatura di Roma ad essere sede ospitante del gran premio di Formula E, con monoposto da corsa elettriche.

Dopo la sofferta rinuncia alla formula 1, a valle del coro di no che ha osteggiato con forza il progetto impattante per i cittadini, l’ambiente e i beni archeologico culturali, stavolta le pulsioni futuriste compulsive del sindaco si celano dietro il volto buono della finta sostenibilità di una corsa che si preparerebbe ad invadere il centro città sotto l’egida di gara “pulita”. Il sindaco ha rimarcato l’importanza culturale ed educativa dell’evento e il fatto che ospitando tale manifestazione saremmo secondi al mondo dopo Rio de Janeiro. Noi pensiamo invece che ci siano altri modi per sviluppare la mobilità sostenibile pubblica e la cultura nella capitale e che a Rio, al di là di eventi elitari come un gran premio, sia pure “ecologico”, si fanno ben altri investimenti pubblici in economia creativa (video, cinema, moda musica design eventi ecc) che non a caso è cresciuta del 5,6%.
Le Sovraintendenze starebbero per dare il loro assenso. Noi ci auguriamo ci ripensino perchè riteniamo che non sia la “potenza” dei motori – con la patina d’”ecologismo de’ noantri” – la grande scommessa per il futuro di Roma ma invece il rilancio della sua straordinaria ricchezza storico culturale che si sposa armonicamente ad un ideale di vita mediterraneo che non assume la velocità quale valore assoluto ma invece la qualità della vita, il senso della misura e la felicità per tutti.

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