Rifiuti. Il presidio contro la discarica a Falcognana denuncia la censura

ROMA – “Ci silenziano perfino di esprimere democraticamente le nostre opinioni, siamo sotto un regime totalitario”. E’ questo il commenta del Presidio No Discarica Divino Amore sulla circolare interna inviata ieri dal Comandante  pro-tempore della Polizia Municipale di Roma Capitale, Donatella Scafati,  ai 19 gruppi municipali e al Gruppo Sicurezza Sociale Urbana, che impone di rimuovere tutti i manifesti inerenti la protesta contro la nuova discarica nella zona Ardeatina Falcognana che riportano esplicitamente i nomi del sindaco di Roma Ignazio Marino e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

“Questa imposizione, – denunciano i comitati – che guarda caso, non arriva mai durante le campagne elettorali quando i manifesti vengono abusivamente affissi ovunque e senza tener conto del decoro urbano, hanno il sapore di un’azione anti democratica, che vuole mettere a tacere la voce dei cittadini che stanno lottando per salvaguardare l’ambiente sotto il profilo paesaggistico, geologico e idrogeologico e la salute anche delle nuove generazioni”. “Apprendiamo – continua il presidio –  che la centrale operativa ha già disposto l’impiego di una pattuglia in ogni territorio ed ha iniziato la rimozione dei manifesti e l'”adozione degli atti conseguenti”.

“Insomma,  – conclude la nota del Presidio – ci vogliono ridurre al silenzio dopo aver imposto dall’alto una discarica in piena estate, che nel caso non ci fossimo accorti, sarebbe stata realizzata senza aver fatto i dovuti rilievi in ambito tecnico e legale. Il 21 settembre scenderemo nuovamente in piazza a Roma in un grande corteo che vedrà protagonisti tutti quei movimenti che si battono ogni giorno contro le ingiustizie ambientali, le cui conseguenze purtroppo ricadono sempre sulla vita dei cittadini”.

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