Mentre la città delibera il bene comune, il Comune si mette nelle mani dei privati

Ad un passo dalla consegna della legge di iniziativa popolare per l’uso pubblico del S. Maria della Pietà, e dal lancio della delibera sul patrimonio comune, il dipartimento patrimonio del Comune di Roma, assessore Luigi Nieri, pubblica un avviso di affitto per uffici istituzionali. L’Associazione Ex-Lavanderia chiede risposte

ROMA – “Noi chiediamo al vicesindaco Nieri una risposta precisa, perché non è tollerabile che si compiano passi indirizzati a prevaricare le proposte di Iniziativa Popolare, impedendone un pronunciamento trasparente e pubblico”.  Dopo la lettura dell’avviso lanciato Dipartimento Patrimonio del Comune di Roma per la collocazione di uffici istituzionali in affitto, all’Associazione Ex lavanderia, che ha lanciato la campagna #Sipuòfare per l’uso pubblico del S. Maria della Pietà, scatta l’allarme.  

Perché già da dieci anni, dopo l’occupazione del padiglione 31, si batte perché gli edifici dell’ex-manicomio vengano restituiti alla città, prima di tutto proprio spostando la sede municipale, e stornando l’affitto spropositato che ad oggi viene pagato all’ASL RM3 per tre padiglioni. “Un affitto pagato illegittimamente – dicono dall’Associazione – in quanto il complesso è di proprietà della Regione, e seppure l’ASL ne occupa una parte, nulla la legittima a ricevere un pagamento dal Comune”. 

Una politica del “cappio al collo”, perché mentre urla al default di bilancio si mette nelle mani dei privati, regalando soldi pubblici invece di occupare l’immenso patrimonio dismesso di cui Roma è costellata, e di cui tutti i Municipi potrebbero giovarsi. 

Il S. Maria della Pietà, cuore e storia del Municipio XIV, è uno di questi. Eppure il Comune, nonostante da anni professi la volontà di utilizzarne gli edifici per la collocazione della sede municipale sbandierandone il valore strategico, non ha fatto alcun passo in questa direzione, anzi. “A dicembre il Presidente del Municipio XIV Barletta (PD) ha ipotizzato di spostare gli uffici del Municipio al Forte Trionfale, cosa che si è rivelata impraticabile”, sottolineano dall’Ex-Lavanderia, “e ora si pubblicano addirittura annunci per la ricerca di 5.500 metri quadri in affitto” (equivalenti a circa 2 padiglioni del S. Maria della Pietà). 

 

Un brutto segnale, legittimato peraltro  dalla recente visita dei rappresentanti della Commissione Cottarelli, quella, per intenderci, che si occupa di tagli e revisioni della spesa pubblica per il governo Renzi, e proprio mentre è in piedi una campagna per l’uso pubblico dell’ex-manicomio, fondata su una delibera comunale e su una proposta di legge regionale d’iniziativa popolare. 

“Delibera e proposta di legge che individuano le forme ed i modi per completare il trasferimento della sede del Municipio Roma XIV – fanno notare dall’Associazione – al S. Maria della Pietà, con un progetto assolutamente ragionevole, condiviso e ben visto dai cittadini”.  Non solo, ma va detto che la campagna si lega oggi a quella che partirà dal prossimo 22 aprile, annunciata da una conferenza stampa alle 11 al Teatro Valle Occupato, per l’uso sociale del patrimonio dimesso, che alle 15,30 sarà in Campidoglio per depositare la delibera relativa.  A questo va aggiunto che la Campagna, lanciata come “de-liberiamo Roma”, lancia altre tre delibere: ripubblicizzazione di Acea, scuola d’infanzia pubblica, e uso sociale di Cassa Depositi e Prestiti.  

Atti concreti di una città che si trasforma in “consiglio comunale dal basso”, per partecipare e deliberare sui beni comuni mentre i suoi amministratori, in direzione ostinata e contraria, ne deliberano la svendita ai privati.

 

17 aprile 2014

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