ROMA – La Procura chiedera’ entro breve al Campidoglio tutta la documentazione relativa all’utilizzo della carta di credito assegnata al sindaco Ignazio Marino per il rimborso delle spese.
Il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il pm Roberto Felici, che hanno aperto ieri un procedimento senza indagati e senza ipotesi di reato, vogliono capire quanto siano fondati gli esposti presentati da ‘Fratelli d’Italia’ e dal Movimento 5 Stelle.
I magistrati vogliono verificare se effettivamente ci siano state delle anomalie su queste spese rimborsate al primo cittadino e se la carta sia stata usata per pagare cene “alcune delle quali probabilmente non istituzionali”, come e’ scritto nell’esposto. Chi indaga vuole capire se e’ vero o no che il massimale di utilizzo mensile in dotazione a Marino nel luglio 2013 ammontasse a 10mila euro e nel settembre dello stesso anno fosse aumentato a 50mila. Gli inquirenti sono intenzionati poi a raccogliere le dichiarazioni di alcuni testimoni di questa vicenda, a cominciare dai titolari degli esercizi commerciali cui fanno riferimento alcuni scontrini. Solo se l’ipotesi di reato di peculato dovesse emergere in modo lampante, il sindaco Marino verrebbe convocato in Procura per chiarire la sua posizione.