Roma. Finito in carcere grazie a Pokemon Go torna a casa e picchia madre e fratello

ROMA – Era finito in manette giovedì scorso quando, grazie ad alcune riprese fatte da alcuni ragazzini in cerca di “pokemon” era stato colto in flagranza per il furto di uno scooter. 

E dopo qualche giorno eccolo di nuovo in manette. Quando gli agenti della Polizia di Stato sono arrivati in via Angelo Mosso in zona Primavalle per una segnalazione di lite violenta, hanno trovato il giovane, poi arrestato, mentre stava colpendo con calci e pugni il proprio fratello. Con non poca fatica i poliziotti sono riusciti a bloccarlo e a metterlo in sicurezza.

Identificato per D.R., romano di 25 anni, il ragazzo ha iniziato ad inveire contro i familiari minacciandoli di morte. Perquisito dagli agenti è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con una lama in acciaio acuminata lunga circa 9 cm., così detto “pattada”. Come raccontato dalla madre ai poliziotti,  poco prima del loro arrivo, il giovane, armato di bastone aveva iniziato a picchiarla spingendola con violenza sul letto.   Quando in sua difesa era intervenuto l’altro figlio, anche questo era stato oggetto di percosse da parte del fratello sino all’arrivo delle forze dell’ordine. Accompagnato negli uffici del commissariato, D.R.,  che non è nuovo ad episodi simili,  è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Denunciato inoltre per il possesso del coltello.

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