Roma. 100 giorni senza assessore. Ecco i numeri dell’emergenza casa

ROMA – Probabilmente bisognerebbe fare un appello per cercare un nuovo assessore, come ironicamente consiglia l’Unione Inquilini di Roma. Sono passati, infatti, ben 100 giorni  dall’insediamento della giunta di Virginia Raggi, ma nessuna delega alla casa è stata assegnata. “Un ritardo scandaloso, ingiustificabile e senza precedenti”, denuncia il sindacato.

“Il sindaco temporeggia e i nostri appelli continuano a cadere nel vuoto. Ma ignorare un problema  non  significa risolverlo, l’emergenza casa non scompare. Abbiamo perciò voluto tradurre in numeri il peso, devastante, di questa inerzia del Campidoglio”. Questa la media di ciò che è successo a Roma nei 95 giorni di attesa del nuovo assessore:

  • 788 famiglie sono finite in mezzo a una strada a seguito di sfratto; il tribunale ha emesso 1893 sentenze di sfratto;  1041 persone sono entrate in lista d’attesa per una casa popolare;  586 ne sono state escluse (per lo più, per vizi di forma nella compilazione delle domande); il Comune di Roma ha speso 910.000 euro (quasi 10.000 euro al giorno) in affitti passivi per le persone ospiti nei “residence” (soldi che finiscono nelle tasche dei grandi proprietari e costruttori);  1320 persone hanno inutilmente cercato di sfruttare il “buono casa” del comune, non riuscendo però a trovare una casa per la diffidenza dei proprietari nei confronti del comune;  693.000 euro destinati al sostegno per gli sfrattati per “finita locazione”, sono stati restituiti alla Regione Lazio perché il comune non sa come impiegarli;  20.000 domande di “contributo all’affitto”  delle annualità 2014-2015 sono ancora in attesa di essere lavorate;  450 nuovi senzatetto di sono rivolti all’”help center” della Stazione Termini per chiedere un posto letto e un pasto caldo e il “centro Astalli” ha distribuito 23.684 pasti caldi ai senza tetto.

“Restiamo in atesa che il sindaco cominci a governare”.

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