Corrado Passera. La Lega lo boccia. E non gli viene da ridere

 

Ci sono dei giorni che dobbiamo leggere gli articoli anche tre volte per capire se stiamo sognando o siamo desti. Dunque, oggi ci è toccato compitare la seguente notizia: la Lega proporrà una mozione di sfiducia individuale verso Corrado Passera, perché lo considera incapace di gestire un ministero strategico. Marco Reguzzoni, capogruppo dei padani alla Camera dei deputati, ha dichiarato: “Il ministro Passera non ha fatto altro che venire in quest’Aula a leggerci due paginette in cui diceva no alla liberalizzazione del trasporto aereo in Italia. Non si vogliono colpire le banche, che sono le responsabili di questa situazione”.

Ci siamo stropicciati gli occhi. La Lega giudica incapace Corrado Passera? Ma chi? Umberto Bossi? Il figlio, detto il Trota? Roberto Calderoli? O forse Mario Borghezio? O, perché no, il Reguzzoni che, quando era al governo, faceva i salti mortali per giustificare il voto a favore dei Cosentino ed asseriva che con il federalismo l’Italia sarebbe risorta?

Beh, in fatto di banche i leghisti possono dirla tutta: loro sono sicuramente i più esperti di tutti. nel 1998 Umberto Bossi sponsorizzò politicamente Credieuronord, che sarebbe dovuta diventare la banca padana, la banca della Lega e dei leghisti. La “ capacità” dei leghisti fu quella di farla fallire in pochissimo tempo, con una montagna di debiti verso i poveri militanti che avevano versato i loro risparmi confidando nelle “capacità” dei leghisti. Ed ora accusano Passera.

In altri casi, non hanno fatto di meglio. Marco Travaglio ricordava, soltanto qualche settimana fa, dell’idea di costruire alcuni villaggi turistici in Croazia; anche questo, come la banca, si rivelò un tragico fallimento.

Ma forse, i cavalieri padani senza macchia e senza paura sono più bravi nel settore legislativo? Mah! A giudicare dalla legge elettorale, che lo stesso suo estensore, Roberto Calderoli, giudicò una “porcata”, una legge che prevede un premio di maggioranza senza alcun limite minimo di soglia nei consensi ottenuti dalla coalizione vincente (un meccanismo che nemmeno Mussolini, con la legge Acerbo del 1923, ardì di fare), non si direbbe.

Difficile che Reguzzoni e gli altri ragazzi padani siano in grado di esaminare Corrado Passera. Quando loro sono stati al governo, gli italiani stava rischiando di precipitare nel baratro, tutti insieme, come nel famoso quadro di Bruegel il vecchio, dandosi la mano e seguendo la via dettata da Umberto Bossi. Ma un quarto d’ora di vergogna?

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