Elezioni tra azzardi e inganni. I voti del dimissionario Giannino fanno gola

Bersani: “La gente comune deve uscire dalle macerie”

ROMA – Oscar Giannino  annuncia le dimissioni irrevocabili dopo lo scandalo del falso master conseguito a Chicago portato alla luce dal professor Zingales.

Tuttavia, sarà sempre lui il candidato premier di “Fare per fermare il declino”, mentre al suo posto di presidente subentra Silvia Enrico, avvocato e cofondatrice del Movimento. Giannino oggi su Twitter ha scritto “chi sbaglia paga  e questo deve valere anche per la politica”. Ma quello che interessa di più in questo inaspettato epilogo sono le preferenze che il giornalista è riuscito a conquistare in questi ultimi giorni. Voti che fanno gola a molti partiti, specie in Lombardia, una delle regioni decisive per ottenere l’agognato premio di maggioranza  al Senato.  

Intanto Mario Monti sembra dare i primi segnali di stanchezza. Oggi, ad esempio, ha nuovamente accusato Silvio Berlusconi sull’Imu. Ha detto che compra il voto agli italiani anche se perderà le elezioni, ha tiepidamente aperto le porte, o almeno così aveva fatto intendere, a Bersani e poi le ha subito chiuse, probabilmente per non contraddire la sua linea che non prevede alleanze con un centro sinistra a cui fanno parte anche i fassiniani, vendoliani e persino i landiniani. Insomma, cose da far invidia a una puntata di Star Treck.
Ma non finisce qui. Il professore probabilmente in crisi di affermazioni efficaci sembra seguire le orme di Berlusconi e oggi ne ha sparata una davvero grossa dicendo che la cancelliera Angela Merkel teme l’affermarsi in Italia di partiti della sinistra. “Credo – ha detto il professore –  che la Merkel non abbia nessuna voglia di vedere arrivare il Pd al governo”.
Monti, però, è stato tempestivamente smentito. E sapete da chi?  Direttamente dalla portavoce della cancelliera tedesca, Steffen Seibert che scritto su Twitter: “Angela Merkel  non si è espressa sulle elezioni italiane e non lo ha fatto neanche in passato”. Insomma deve sentirsi davvero escluso il professore per azzardare così tanto. Si è dovuto aspettare la sera quando dai microfoni di Otto e mezzoMonti ha fatto un chiarimento: “Io sono indignato di sentire cose che non hanno riscontro nella realtà. La mia frase sulla Merkel è una risposta a una dichiarazione funambolica di Berlusconi su un patto che ci sarebbe tra me e il Pd con la benedizione della
Merkel. È falso”.
 

A casa Pdl, invece, la pentola è in continua ebollizione, anche se ancora non si quale effetto sortirà la ricetta del cavaliere: “tanto fumo poco arrosto” pensano in molti. Di certo le sparate e soprattutto le lettere del cavaliere recapitate a 9 milioni di elettori  non sono passate inosservate. Oggi il leader del Popolo Viola Gianfranco Mascia si è prima recato dal Prefetto di Roma per sollecitare una verifica sul regolare svolgimento della campagna elettorale. E infine ha presentato alla Procura della Repubblica di piazzale Clodio a Roma, un esposto per chiedere l’eventuale verifica di voto di scambio. “Milioni di italiani, infatti, hanno ricevuto nella propria cassetta delle lettere una busta  truffa con la scritta Rimborso IMU e con una missiva, a firma Berlusconi, il cui testo sembra proprio una promessa di soldi in cambio del voto”, ha sottolineato Mascia.
E pensare che questa mattina le cronache raccontano che più di qualcuno si sia recato alla Posta, altri hanno bussato al patronato di quartiere. Tutti per avere indietro il maltolto. Pensandoci bene solo in Italia possono accadere cose simili.

Berlusconi, dal canto suo, si difende: “Ci accusano di tutto – dice – , ma entro maggio i cittadini avranno i loro soldi”. E detta così sembra quasi una vera promessa, se non conoscessimo chi la esprime.

Nel frattempo Pier Luigi Bersani sorvola su quelle che ormai sono diventate le chiacchere del bar dello sport e propone di abolire il ticket sulla specialistica tagliando le consulenze. “La sanità pubblica – ha argomentato Bersani – spende ogni anno 790 milioni di euro in consulenze, la maggior parte delle quali sono inutili, come ha denunciato la Commissione parlamentare d`inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta da Ignazio Marino. Mentre i cittadini spendono di tasca propria 834 milioni l`anno per pagare i ticket sulle visite specialistiche. Il ticket è una delle tasse più odiose e ingiuste perché è una tassa che ricade su chi è più malato”.

Ma non è tutto. Oggi dal palco di Palermo ha detto anche  di non essere soddisfatto di questa campagna elettorale.  “Doveva essere centrata su come uscire dalla più grande crisi del dopoguerra”. ha detto il segretario del Pd. “Argomento che non è stato neppure sfiorato. Sono invece contento della nostra campagna elettorale, non sempre sotto i riflettori, ma che ha consentito una vera immersione tra la nostra gente, ovunque. Un popolo che è in campo”.
E Bersani sempre da Palermo ha voluto rispondere anche ai continui attacchi del comico genovese: “Io ce l’ho con Grillo perchè quando tu porti fuoristrada la protesta, dicendo non c’è destra nè sinistra, e ti rifiuti di parlare e rispondere alle domande, comandando dal tabernacolo della rete, tu porti il Paese fuori dalla democrazia”. E poi: “Quando dici usciamo dall’euro, non paghiamo i debiti, tu ci porti non in Grecia, ma oltre la Grecia. Ho il sospetto che tu voglia vincere solo sulle macerie. Ma questo se lo può permettere un miliardario. La gente comune non può immaginare di vincere sulle macerie, deve uscire dalle macerie”.

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