Disoccupazione. Mai così alta, massimo storico

ROMA – A novembre la disoccupazione ha raggiunto un nuovo, drammatico, livello record: +13,4%. Il massimo storico mai raggiunto.  

Un dato sconcertante, che pone ancora una volta l’attenzione su una situazione di forte recessione che non accenna a migliorare. La grave crisi sul fronte del lavoro, infatti, incide in maniera sempre più grave sull’intero trend economico, condizionando pesantemente l’andamento dei consumi, sempre più all’insegna del ribasso. Basti pensare che, secondo quanto calcolato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel triennio 2012-2013-2014 la contrazione dei consumi ha segnato quota -10,7%, con una contrazione complessiva della spesa di oltre 78 miliardi di Euro. Una tendenza che, viste le premesse, non è destinata a migliorare nel 2015: all’orizzonte, per le famiglie, è prevista infatti una stangata di 677 Euro annui. Aumenti di prezzi e tariffe che andranno di pari passo con l’ulteriore contrazione della domanda di lavoro, creando così sempre più povertà e allarme nel nostro Paese.

È evidente che le misure intraprese finora per contrastare tale andamento risultano del tutto insufficienti ed inefficaci. Per questo è indispensabile avviare immediatamente un serio e concreto Piano Straordinario per il Lavoro.
È questa la via maestra per risollevare non solo i redditi di chi ha perso o non trova un posto di lavoro, ma anche per alleggerire il carico che pesa sulle spalle di genitori e nonni che si fanno carico del mantenimento di figli e nipoti disoccupati. Attualmente, infatti, sono le famiglie il reale sistema di welfare del Paese.

Al rilancio dell’occupazione va destinato ogni centesimo ricavato attraverso la lotta a sprechi, privilegi, il contrasto all’evasione fiscale, nonché la vendita di parte delle riserve auree (almeno il 20%) e l’utilizzo dei fondi europei.

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