Etihad. Hostess Usa contro spot Nicole Kidman. In Italia tutti zitti

ROMA –  Legittima la protesta da parte delle hostess statunitensi lanciata contro l’attrice Nicole Kidman, la quale ha prestato il suo volto per uno spot della compagnia emiratina Etihad.

La presidente della Association of Professional Flight Attendants (Apfa) Laura Glading ha fatto notare che lo spot cozzi clamorosmanerte con l’attuale ruolo della Kidman, testimonial per l’Onu per le questioni femminili. Ma c’è qualcos’altro che dovrebbe far imbestialire gli oltre 2mila dipendenti Alitalia che a luglio dell’anno scorso sono stati buttati fuori come esubero. Durante la trattativa, per chi ha memoria, l’Etihad si era prepotentemente imposta sui tagli del personale, per contenere i costi. Ma questo spot non solo fa capire la contraddizione della nota attrice, ma anche il discutibile comportamento della compagnia emiratina che investe in pubblicità mentre nel 2014 ha fatto di tutto per lasciare a casa 2mila persone.

Insomma l’Etihad avrà pure un comportamento discriminatorio nei confronti delle donne – come denuncia la Glading – ma nei confronti dei lavoratori è senza pietà. Nella vicenda Alitalia si continua a fare il bello e il cattivo tempo, in assenza di controlli da parte degli organi istituzionali, governo in primis, complice della macelleria sociale che dal 2008 ha messo a terra migliaia di lavoratrici e lavoratori.

Tanto in Italia stanno tutti zitti.

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