PIL: recupero moderato. La deflazione proseguirà

Uno scenario allarmante che il Governo deve subito arginare creando nuova occupazione e gettando i presupposti per la crescita

ROMA – Persino i toni ottimistici dell’Istat si sono smorzati, questo non lascia presagire nulla di buono per i prossimi trimestri. A gennaio, riporta l’Istituto di Statistica, vi è stata una “decisa decelerazione” dell’andamento economico. Inoltre si prospetta “il possibile proseguimento dell’attuale fase deflattiva. Uno scenario drammatico, che però non poteva essere diversamente.

I segnali sull’andamento occupazionale e sulla contrazione della domanda interna, infatti, non accennano a segnare miglioramenti degni di nota. Basti pensare che negli ultimi anni, dal 2012 al 2015, la diminuzione dei consumi risulta pari al 10%, con una riduzione complessiva della spesa delle famiglie di 75,5 miliardi di Euro. Una tendenza allarmante, aggravata dalla completa disattenzione del Governo, convinto di aver già agito a sufficienza per far ripartire l’economia. La vera azione da intraprendere per avviare una ripresa strutturale e duratura è un Piano Straordinario per il Lavoro che punti sul rilancio degli investimenti per la crescita.

Nel dettaglio è necessario stanziare le risorse pubbliche, in assenza di quelle private, per lo sviluppo tecnologico e la ricerca; per la realizzazione di opere di messa in sicurezza di scuole e ospedali; per la modernizzazione di infrastrutture, reti e trasporti; per l’avvio di un programma per lo sviluppo e la valorizzazione dell’offerta turistica nel nostro Paese. Creare occupazione e operare una redistribuzione dei redditi sono i presupposti fondamentali di cui il nostro Paese ha bisogno per uscire veramente dalla crisi.

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