Attacco alle pensioni. La prossima volta le aboliranno, almeno finirà questa tragica presa in giro delle aspettative dei lavoratori

 

Sono esattamente sedici anni, vale a dire dal lontano 1995, che nel nostro Paese si ritiene oltremodo necessario riformare il sistema pensionistico. E non è stato mai fatto? No, tutt’altro. Di “riforme” ne sono state fatte almeno cinque, a partire da quella del governo Dini con la quale si rivoluzionò il sistema, trasformando il criterio “retributivo” di calcolo dell’assegno mensile in quello “contributivo”. La conseguenza che si è determinata è un impoverimento netto delle retribuzioni di coloro che andranno in pensione nei prossimi decenni, dato che potranno usufruire di assegni che non riusciranno a superare il 50-60 per cento dell’ultimo stipendio. Nessuno nel frattempo ha spiegato come potrà un anziano di 70-80 anni vivere con la metà dello stipendio, già magro, percepito.

Eppure, nonostante ciò, ogni qualvolta c’è da risanare i conti pubblici si ritorna a parlare di “riforma delle pensioni” ed è sempre una gara al ribasso: tagliare i criteri di retribuzione per abbassare ancora di più il livello delle pensioni, allungare la vita lavorativa fino a giungere alla cifra mostruosa di 43 anni di contributi, eliminare le pensioni di anzianità, estendere il metodo contributivo pro-rata (cioè, a partire da adesso e per il futuro) e quindi colpire gli attuali cinquantenni che, proprio grazie alla riforma Dini, avevano scampato la tagliola del metodo contributivo.

Ma siamo sicuri che, anche dopo quanto sarà annunciato dall’attuale governo lunedì prossimo in questa materia e che è stato comunque anticipato dalla ministra per il Welfare Elsa Fornero, la storia non sarà finita qui. Nel 2013, quando si sarà insediato un nuovo governo per effetto delle elezioni politiche, si ritornerà a parlare di “riforma delle pensioni”, di tagli, di abbassamento delle rivalutazioni, di montanti contributivi. Il prossimo passo potrebbe essere – perché no? – l’abolizione delle pensioni. Sarà una strage degli anziani ma almeno la faranno finita di prenderci in giro in questo modo vergognoso.

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