ROMA – Dev’essere piaciuta la coalizione Pd e Pdl a livello nazionale, la quale nonostante le abissali differenze, appoggia il governo Monti, quello dei supertecnici per intenderci.
E dev’essere piaciuta così tanto che alcuni comuni del Veneto e della Lombardia hanno voluto riproporla in versione comunale. Così è successo anche a Iesolo, nota località turistica in provincia di Venezia, dove domani tra sette candidati sindaci sulla scheda ne comparirà uno davvero particolare, l’attuale vice sindaco Valerio Zoggia, appoggiato dal suo partito il Pdl e dal Partito Democratico con una squadra corposa di potenziali consiglieri. Assieme? Sì, proprio assieme appassionatamente. Insomma un amore scoccato non a prima, ma a ultima vista, se consideriamo che gli esponenti delle due fazioni fino a poco tempo fa, almeno a livello nazionale, facevano scintille solo a guardarsi negli occhi.
L’apripista che lega i due partiti, che guarda caso uno punta alla destra liberista e l’altro alla sinistra progressista, almeno così si diceva un tempo, sanciranno ancora una volta quella che politicamente Pasolini definiva la grande omologazione.
La discutibile scelta trova la sua spinta ‘opportunista’ proprio nel governo tecnico del Professore, colui che zitto zitto, ha messo d’accordo tutti perchè altrimenti la nave Italia affondava risucchiata dalle onde anomale dell’Unione Europea e dalle bacchettate della Signora Merkel. E a Iesolo quali nubi oscure minacciano la ridente cittadina? E i tecnici dove sono? Per ora non è dato a sapere.
Tuttavia si sussurra che l’alleanza sia stata fortemente voluta dal centro sinistra come l’unica possibilità di riappropriarsi del potere perduto in tutti questi anni e di entrare così nella sperata stanza dei bottoni, magari in uno scranno privilegiato da dove poter assistere agli ultimi ritocchi di un litorale dove sono colati in poco tempo milioni di metri cubi di cemento.
E infatti qualcuno dal PD ha già preso le distanze tempo fa, come Alessandra Miraglia della segreteria provinciale di Venezia, la quale ha rassegnato le dimissioni per protesta. “L’alleanza con parte del Pdl a Jesolo è qualcosa che non capisco, non condivido e di cui non intendo in nessun modo farmi carico”, aveva detto.
L’episodio, che qualcuno pensava avrebbero alzato un gran polverone nel partito di Bersani, è passato quasi inosservato. Insomma normale routine. La risposta di Michele Mognato, segretario provinciale PD, è eloquente: “La missione di un partito è governare, non stare all’opposizione”.
E non finisce qui. Perchè all’interno della stessa coalizione troviamo anche l’Udc e il movimento per l’Italia, MPI, tra i cui fondatori spicca niente popo di meno che Daniela Santanchè la quale una volta uscita da La Destra disse: “non si può restare confinati in un’area di estremismo extraparlamentare e di vago nostalgismo”.
Insomma quando la politica parla lingue apparentemente differenti, il pensiero unico rimane l’unico possibile alleato.