ROMA – Prospettato alla stampa, presso la Casa dell’Aviatore in Roma, il Rapporto Difesa 2011 dell’ICSA (Intellicence Culture and Strategic Analysis). L’incontro è stato presieduto dal presidente della Fondazione, Marco Minniti con la partecipazione del generale Vincenzo Camporini, consigliere scientifico della Fondazione. Nel “Rapporto Difesa 2011” sono stati analizzati i punti di forza, ma anche le parti deboli, dello strumento militare italiano, formulando nuove proposte che si attendono invano da troppo tempo.
Enucleati, dunque, i punti del secondo Rapporto che l’ICSA dedica alla Difesa Nazionale, con un occhio di riguardo sugli ultimi sviluppi relativi all’impegno militare italiano in Libia, missione nella quale sono stati investiti otto milioni di euro per la cooperazione internazionale. La spesa è risultata rilevante, per un contingente ristretto a 32 uomini. A giustificare l’incremento dello stanziamento, si ravvisa, è la spesa relativa al servizio navale cha ammonta a quasi 5 milioni e mezzo di euro. Finanziamenti che serviranno per la manutenzione delle motovedette che operano in acque libiche. Navi che l’Italia tra l’altro ha donato al governo di Gheddafi già da qualche anno.
Si legge ad ogni modo tra le pagine del Rapporto che oltre l’Iraq e l’Afghanistan, Darfur, Cipro e Congo, sono 33 le missioni internazionali delle Forze armate che il governo ha ri-finanziato per i primi sei mesi del 2011. Lo stanziamento previsto dal decreto legge 102 è di 754.300.000 euro. I militari dispiegati inoltre sui vari “campi di battaglia” sono 8.537.
Nel territorio afghano, luogo ritenuto più a rischio, operano 4.350 unità, fino a dicembre 2010 ce ne erano 400 di meno. Si parla di difficoltà in crescita che hanno costretto il governo a dover “gonfiare” sia il personale che i finanziamenti: da 378 milioni di euro a 395 milioni.
Altra trita questione, la pirateria: ci sono in corso due missioni navali nelle acque della Somalia, il governo rende noto che saranno spesi oltre 25 milioni di euro.
L’ Iraq poi: l’esecutivo ha stanziato circa 4 milioni di euro per la missione di assistenza e addestramento delle forze di sicurezza di Baghdad. Questo progetto sarà ripreso in seguito al fine di addestrare le forze di polizia albanesi. Per l’addestramento delle forze di sicurezza somale, sono già previsti 681 mila euro.