ROMA – Al termine della giornata, ha votato il 37% degli aventi diritto: netta la flessione rispetto al primo turno. 11 punti in meno alle 22.
Meno quattro punti invece in Sicilia che, con l’8,5% di elettori contro il 12,5% della scorsa votazione, è la regione che registra il dato più basso. In ‘Emilia Romagna , regione con l’affluenza più alta (13,9%), sono regolarmente aperti i seggi nei quattro comuni colpiti dal terremoto. Si vota in più di cento comuni di cui 19 sono capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Genova, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Rieti, L’Aquila, Isernia, Taranto, Trani, Palermo, Trapani e Agrigento). L’attenzione e delle forze politiche è puntata su quattro sfida per eleggere il sindaco le sfide.
A Palermo la partita si gioca all’interno del centrosinistra con Leoluca Orlando (Idv-Fds) contro Fabrizio Ferrandelli (centrosinistra). A Genova si Marco Doria del centrosinistra e nettamente favorito avendo raggiunto al primo turno oltre il 48% dei consensi rispetto ad Enrico Musso del Terzo polo. L’Aquila vede Massimo Cialente, sindaco uscente sempre del centrosinistra, contro Giorgio De Matteis, della coalizione di centrodestra Udc-Mpa-Verdi-Udeur. A Parma , forse il il voto più atteso i Grillino” hanno portato al ballottaggio Federico Pizzarotti, del Movimento 5stelle sfidando così Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia e candidato del centro del centrosinistra al primo turno con circa il 38 dei voti.
La novità, non ufficiale, ma sussurrata è il l’invito del Pdl a votare per il candidato di Grillo nel tentativo di impedire al centrosinistra di affermarsi e dare a Parma una guida nuova dopo il fallimento del centrodestra. Anche Marco Pannella, tanti per non smentirsi, pur riconoscendo a Bernazzoli capacità di governo, dice in u na dichiarazione che lui stesso definisce “ personalissima” e che non coinvolge i radicali che voterebbe per il rappresentante di Cinque stelle.