ROMA – Senza ritegno il governo ha varato gli aiuti in favore delle zone terremotate dell’Emilia.
E sapete come? Aumentando di 2 centesimi le accise sul costo del carburante. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, che renderà disponibili per il sisma anche i fondi della cosiddetta spending review. E non è tutto. E’ stata disposta anche la deroga del patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione. Deciso altresì il rinvio dei versamenti fiscali a settembre. Lo stato d’emergenza è esteso a Reggio Emilia e Rovigo e i contributi saranno devoluti a fondo perduto per la ricostruzione.
Nel frattempo Errani è stato nominato commissario per la ricostruzione, mentre il 4 giugno è stato proclamato un giorno di lutto nazionale.
Per quanto concerne la proposta di sospendere la parata del 2 giugno, che avrebbe fatto risparmiare non pochi soldi da devolvere alle zone terremotate, il governo non ne vuol sapere. La manifestazione “sobria” come ha detto Napolitano si farà.
Nel 1975 l’allora ministro della Difesa Arnaldo Forlani la fece annullare dopo il terremto del 6 maggio che colpì il Friuli Venezia Giulia. Oggi l’ex esponente della DC ripeterebbe la stessa scelta accogliendo le richieste in tal senso che arrivano da più parti. “Sarebbe opportuno sospendere la parata -spiegaForlani – per mobilitare tutte le energie necessarie nelle zone colpite dal terremoto. Certamente la Festa della Repubblica va celebrata, ma mi limiterei ad una manifestazione simbolica, sobria come ha sottolineato il Capo dello Stato, come un omaggio all’Altare della Patria, eliminando tutto ciò che può avere anche un costo eccessivo in un momento così difficile per il Paese».
Insomma come ha sottolineato Paolo Ferrero del Prc: “Ma se lo stato non interviene con tutti i suoi mezzi quando c’è una calamità, a cosa serve? Solo a far pagare le tasse e a garantire le banche?”