C’è pilu pi tutti ed allora Forza Gnocca … e l’Italia restò nuda!

ROMA – «La Padania è una nazione stimata e conosciuta in tutto il mondo: l’Italia sta in piedi perchè c’è la Padania che pompa i soldi, altrimenti cadrebbe…».

Lo ha sottolineato Umberto Bossi lasciando oggi la Camera. Ai cronisti che gli hanno fatto notare che per il capo dello Stato, Giorgio Napolitano non esista, il leader della Lega ha replicato: «Se lo chiedete al ministero di Tremonti, dove sono i soldi, lì la Padania la conoscono bene, sono quelli che mantengono l’Italia…». Ma Umberto Bossi ha anche ribadito il suo scetticismo sulla possibilità di arrivare alla scadenza naturale della legislatura confermando su questo punto la distanza dal suo alleato Silvio Berlusconi che invece si mostra sicuro di poter resistere fino al 2013. «E’ obiettivamente complicato arrivare al 201 .- ha detto l’Umberto padano- E’ difficile spennare la gente e poi farsi votare: meglio votare prima. Il problema è Berlusconi- ma poi ha aggiunto-Non mi pare possibile (andare a votare nella primavera del 2012), bisogna fare la legge elettorale. Sarà un po’ dopo».

Come è noto due giorni fa Moody’s ha declassato di tre gradini la valutazione sulla solvibilità dell’Italia, seguendo l’abbassamento del rating già deciso da Standard and Poor’s il mese scorso. Ma Berlusconi ha minimizzato anche oggi la posizione di chi tra gli industriali, i banchieri e i vescovi italiani auspica un nuovo governo che affronti con maggiore determinazione le sfide poste dalla crisi che ha investito l’area dell’euro. «Ci fanno ridere quando ci chiedono di fare un passo indietro. Un altro governo cosa farebbe?», ha risposto Berlusconi ai giornalisti ed ha anche negato ogni screzio con Giulio Tremonti, accusato da un numero crescente di ministri di essere incapace di pianificare misure di stimolo per la crescita del Paese. «Con Tremonti c’è assoluta concordia. Il problema è che non si possono fare le nozze con i fichi secchi – ha detto ancora il premier- intanto cambierò il nome al Pdl. Lo chiamo “Forza Gnocca”».

La battuta questa volta ha fatto registrare un’insolita assenza di batteria difensiva da parte del centrodestra, a fronte di nuove censure dalla Chiesa e dalle opposizioni. «Siete invidiosi…». Umberto Bossi sorride e commenta così la battuta di Silvio Berlusconi sulla possibilità che il nome nuovo del Pdl possa essere “Forza Gnocca”. Cetto la qualunque lo ha detto prima di lui : “u partitu du pilu…e c’è pilu pi tutti!. L’Italia piange nuda, violentata da un folle mitomane che farebbe sbiancare persino Caligola.

«Che dire? Eccolo il presidente del consiglio, eccolo il premier a colloqui col ministro dell’Economia, eccolo l’uomo che pensa di ricandidarsi alla guida di un Paese che sta mandando in rovina. Ride e cerca un nuovo nome per un partito che dovrebbe rilegittimarlo al potere perchè il PdL non gli basta più e forse, visti i risultati fin qui ottenuti, potrebbe non avere appeal tra gli italiani. Senza scomodare dignità e rispetto delle donne cosa che a Berlusconi non sembra interessare, dico soltanto che “Forza gnocca” non fa ridere, ma certo tra i Lavitola, i Mora e all’Olgettina i voti si rimediano». Lo dice Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati PD.

Intanto parte già il concorso! Un concorso per trovare il simbolo di “Forza Gnocca”, il nome che Silvio Berlusconi, con una battuta, ha annoverato tra i possibili nuovi nomi per il Popolo della libertà. Ideatore dell’iniziativa è Dario Cassini, conduttore di Stalk Radio, l’irriverente talk notturno in onda su Sky Uno. «Voglio aiutare questa nuova formazione politica – ha spiegato Cassini – indicendo immediatamente il concorso. Mi appello all’altruismo e al senso civico degli spettatori di Stalk Radio per aiutare il Cavaliere a trovare un logo per il suo nuovo partito. Lo farò già stasera: faremo vedere i primi simboli che arriveranno e, in ogni puntata, mostreremo le migliori proposte per giungere, alla fine della settimana prossima, al vincitore che inviteremo in studio». Stalk Radio, conta anche su una community di 25 mila fan su Facebook, dove sarà lanciato il concorso.

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