Bersani. “Siamo senza padroni, ci mettiamo la faccia”. Renzi: voi tutti a casa

ROMA – A dar retta a  quello che dice Matteo Renzi, Bersani dovrebbe dimettersi. Il sindaco di Firenze, parla ad un platea di un migliaio di amministratori locali,  in genere piccoli comuni,molti meno secondo altre fonti d’informazione, con gran folla  di giornalisti, fotografi, televisioni, di amministratori locali.

Con cui Matteo si intrattiene appena sceso dal palco. “ Credo che noi siamo la maggioranza del Pd, se poi non lo saremo ( riferendosi alle primarie ndr) ne prenderemo atto. Aggiunge: “ Nel Pd, non siamo extraterrestri, ma ci sentiamo a casa”. E con noi, continua, stanno la “maggioranza del mondo dei militanti di centro sinistra”, non del “gruppo burocratico di funzionari e dirigenti”. L’attuale segretario del pd, se ben ricordiamo, è stato eletto proprio con le primarie, qualche milione  di voti. Per il “ rottamatore “ questo non conta. Quelle primarie sono ricordi del passato,non avendo la maggioranza  Bersani, a rigor di logica, anche se il sindaco di Firenze non arriva a dirlo pubblicamente, dovrebbe andare a casa. I “mille” di Firenze, guasconate di Renzi a parte, sono un problema reale con il quale il Pd si trova a fare i conti. Una prima risposta è venuta dalla Assemblea nazionale dei Circoli, che una volta si chiamavano sezioni, tenuta alla Fiera di Roma . Ma il cammino, il percoso saràlungo e faticoso.

 

L’adunata fiorentina dei renziani, l’ossessione delle primarie

L’adunata fiorentina   il “ Big Bang” ,non era iniziata bene con la contestazione degli orchestrali  del Maggio musicale Fiorentino. “ Renzi  è bluff”, “ Renzi a Casa”., scritte su palloncini verdi., musica , l’inno di Mameli, un concverto in somma. Ma lui non se ne fa ne qua , ne là. Le parole d’ordine renziane sono “ libertà, gentilezza, onore”.  Suonano bene ma politicamente, ppcp rispondenti ai problemi dell’oggi. Tutti gli interventi, interessanti, raccontano storie, esperienze vere, elezioni in cui il Pd si è contrapposto a candidati non ufficiali. La sensazione però è che il il Big Bang sia come sotto una cappa  di vetro, isolato da quanto avviene nel mondo circostante.  I problemi dell’oggi, la crisi, la recessione, il futuro dell’Europa, il Paese, gli esodati, la Grecia, la disoccupazione crescente, la Rai, le incredibili giravolte di Berlusconi, tutto è “vecchio”.  Il nuovo  si condensa in una parola ossessiva  “primarie  “ Non io – dice- ma noi siamo candidati se le primarie saranno aperte. Altro chiodo fisso:” D’Alema, Veltroni, Marini, Rosi, ( Bindi ndr) , adesso basta”. Arriva la Serracchiani, parlamentare europea, una del gruppo dei giovani, ex rottamatori,.Le viene proposto di concludere. Risponde di no,  e sottolinea : “ Sono sona stato all’assemblea dei Circoli convocata da Bersani”. I Circoli, infatti,  si sono riuniti parallelo. Due volti di un solo partito, molto, troppo, pluralista tanto da non capire se il Pd è davvero uno o più.  A partire dalle tre parole” base, libertà, giustizia, democrazia”,  centro della relazione tenuta da  Nico Stampo, della segreteria del Pd, responsabile dell’organizzazione, ben diverse dallo slogan del Big Bang.

 

Stumpo all’assemblea dei Circoli: voglia di cambiamento

 Rispondendo a Renzi sul rinnovamento del Partito, del suo gruppo dirigente. “Qualunque sia la legge occorre fare quello che più volte ci siamo detti- afferma- semplicemente rispettare le nostre regole statutarie che sono più stringenti di tante chiacchiere da bar che si sentono in materia. Tre mandati massimo e poche deroghe, 10% massimo dei parlamentari uscenti. Tradotto, circa trenta deroghe, massimo, sui 945 candidati a Costituzione vigente. . La selezione delle candidature, a legge attuale, non può che essere fatta con le primarie.. La voglia di cambiamento, non solo generazionale, è così forte e evidente nella testa degli italiani che solo un gruppo suicida potrebbe non accorgersene”. E Bersani,  conferma  le primarie aperte., in un intervento  che parla a ,Berlusconi,Grillo e Renzi.   “A destra- afferma-vedo operazioni di restyling” e “Berlusconi è alla caccia del nuovo nome di un formaggino…dice che deve esserci dentro ‘Italia’ e anche ‘libertà’; tempo fa ha rifiutato la mia proposta ‘viva la mamma’…”. Ce n’è per Grillo: “ Ci sono operazioni di nuovo inedite tipo partiti per procura, chi comanda non si candida, chi si mette il burqa e poi se lo toglie.

Il leader del Pd: “Sono moderatemente bersaniano”

 Questa – prosegue – è gente che pensa di guidare stando ai box, Da dove viene fuori una teoria cosi? Torneremo all’invisibilità del comando?”.  Senza nominare Renzi,  dice:  “Noi   lavoriamo per l’innovazione ma poggiamo tutto questo sui pilastri, perché senza un po’ di storia e valori le innovazioni sono nuvole passeggere”.  “Noi – rincara – abbiamo un’idea di democrazia per il futuro dell’Italia, contro la deformazione dei nostri principi costituzionali, contro l’idea che il consenso venga prima delle regole, quindi contro ogni populismo e semplificazione, ogni delirio di personalizzazione. Richiama sul palco il più giovane segretario di circolo, Alessandro De Nicola, 17 anni, da Camerata Picena, Ancona. Nell’intervento aveva detto “ Il Pd è un partito senza padroni”.” Hai trovato il titolo dell’assemblea “dice Bersani. “ Sì, siamo un partito  giovane,senza padroni, né ad Arcore, né in via Bellerio, né su internet.  Noi ci mettiamo la faccia”. E già che c’era di se stesso dice. “ Sono moderatamente bersaniano”.



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