
ROMA – Per 18 manager pubblici lo stipendio sfora ancora il tetto di 294mila euro stabilito dalla legge salva-Italia. Lo ha affermato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, sulla base di un primo monitoraggio cui hanno partecipato solo 37 amministrazioni su 80.
Al controllo sull’applicazione del Salva-Italia – ha spiegato il ministro in un’audizione alla Camera – erano interessate circa 80 amministrazioni (di cui una quindicina enti parco, con manager con stipendi non elevati) e al questionario hanno risposto meno della metà (37). Tra queste sono emersi 18 casi di «scostamento immediato» dalla soglia massima, ovvero la sola retribuzione (senza il cumulo con altre entrate) supera il tetto. Le amministrazioni sono quindi intervenute per tagliare i compensi entro il limite previsto dalla legge.