La Federazione della Sinistra si spacca sull’accordo con il centro sinistra

ROMA – Ennesima divisione all’interno di un partito. Questa volta succede nella casa della Federazione della Sinistra, i cui partiti di riferimento, il Prc,  il Pdci, lavoro e solidarietà di Patta e Socialismo 2000 di Cesare Salvi avrebbero delle vedute assai diverse tra loro.

Almeno questo è quanto è emerso oggi durante il Consiglio nazionale. “Dopo aver registrato oggi, la differenza di orientamento con Rifondazione, tre componenti su quattro della Fds  vogliono provare – si riferisce nella nota – a fare l’accordo con il centrosinistra”, ha detto Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, che poi aggiunge: “La candidatura di Vendola dal mio punto di vista, potrebbe riaprire la questione dell`unità e dell’utilità della sinistra per sostenere le ragioni del lavoro. Non è con lo ‘splendido isolamentò che i comunisti e le sinistre risorgeranno in Italia. Intendiamo provarci per riportare i comunisti in Parlamento,  – ha detto il leader del Pdci – per provare a ricostruire percorsi unitari a sinistra, per cercare di impedire alle destre di vincere, per tentare di archiviare il berlusconismo e il montismo con un nuovo centro-sinistra e per provare a delineare un`altra Europa”.

“C`è un lavorio, un affanno, un impegno risoluto di mezzo paese per impedire che il centro-sinistra vinca approfittando della crisi delle destre”, ha ribadito Diliberto. “Una situazione molto diversa da quella di una normale alternanza tra centrodestra e centrosinistra. Bersani, oggettivamente, ha ridato un segno laburista e socialdemocratico al Pd. Almeno nelle sue intenzioni per il futuro. Vuol provare – ha sottolineato – ad archiviare la fase del governo Monti e con esso la stagione fallita del neoliberismo. Cerca di accantonare le fascinazioni clintoniane e blairiane delle terze vie che tanto hanno pesato sulla sinistra italiana. Non a caso, e soprattutto grazie a Vendola, la carta d`intenti non contiene più il riferimento a Monti che, invece, c`era nella prima versione del Pd”.

“Tutti i risultati elettorali degli ultimi anni – ha osservato – ci dicono che il popolo della sinistra penalizza le divisioni: così è stato per la Sinistra Arcobaleno, così è stato nelle recenti elezioni siciliane. Divisi
sia la sinistra radicale che il Pd vengono puniti dall’elettorato. Prendo atto che la Federazione della Sinistra è divisa sulle prossime scadenze elettorali: il Prc ritiene di non fare alleanze con il Pd».

«A questo punto ogni forza che compone la Fds – ha rimarcato – perseguirà autonomamente la propria strategia; io lavorerò per un centrosinistra aperto a sinistra e parteciperò al voto delle primarie».

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