ROMA – Ci uniamo all’appello dei direttori dei musei italiani che, ben nove mesi fa, hanno posto alcuni quesiti al Ministro dei Beni Culturali in merito al dubbio impiego delle risorse, senza ricevere alcuna risposta.
Se è questa la considerazione che i rappresentanti del Governo riservano al settore della cultura in Italia c’è poco da star tranquilli.
Molti musei e monumenti, in molti casi, cadono a pezzi e necessitano di urgenti interventi di restauro.
Direttori dei musei, archeologi, storici dell’arte, architetti e bibliotecari che lavorano ogni giorno per tenere in piedi e valorizzare le opere d’arte in Italia ricevono compensi estremamente limitati rispetto alla loro professionalità.
A quanto pare, invece di utilizzare le risorse per valorizzare l’inestimabile patrimonio storico e culturale di cui dispone il nostro Paese, gran parte delle risorse del settore sono utilizzate per i ricchi stipendi di Direttori e Dirigenti del Ministero e per mantenere una seconda sede semivuota del Ministero, che tra l’altro occupa il Collegio Romano, edificio che molti appelli internazionali chiedono di restituire alla biblioteca di archeologia e storia dell’arte.
Riteniamo che tutto ciò rappresenti un grave danno per i cittadini e per il Paese intero.
Infatti, soprattutto in tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando, è fondamentale e doveroso ottimizzare le risorse, destinandole a progetti che garantiscano e favoriscano l’accesso alla cultura da parte di tutti.
Inoltre, vista la rilevanza che il settore della cultura ha in un paese come il nostro, è indispensabile avviare opere ed investimenti tesi a valorizzare il patrimonio culturale, puntando così, anche ad un incremento delle presenze turistiche.
Ci aspettiamo, quindi, che il Ministro si degni di una risposta nel più breve tempo possibile. Ad attenderla con interesse non sono solo i Direttori e gli operatori dei musei italiani, ma tutti i cittadini.