Governo. La Lega critica la nomina a ministro di Cecile Kyenge. E’ contro i Cie

BOLOGNA – La nomina di Cecile Kyenge come ministro dell’Integrazione fa fare un salto sulla sedia alla Lega nord. Che da Bologna già polemizza contro l’esponente modenese del Pd, primo ministro di colore della Repubblica italiana, che in passato si è espressa per la chiusura dei Cie e che potrebbe fare di questa iniziativa il nocciolo del suo mandato.

Ad attaccare Kyenge è Lucia Borgonzoni, consigliera comunale del Carroccio a Bologna, che su internet recupera un’intervista fatta dal neo-ministro nel 2011 a Vanity Fair.  In quella occasione, Kyenge aveva organizzato lo sciopero dei migranti. E decantò quello che oggi potrebbe essere definito un piccolo programma di governo. «Bisogna creare dei sistemi di accoglienza e dare a tutti la possibilità di vivere a proprio agio nel Paese che hanno scelto- sosteneva Kyenge- poi bisognerebbe bandire i centri di identificazione ed espulsione, che trattano i migranti come dei carcerati. E non si può stringere patti economico-finanziari prescindendo dal tema dei diritti umani. Va da sè che lo sforzo deve essere di entrambe le parti». Dichiarazioni indigeribili per Borgonzoni. «Perchè?- attacca la leghista- diamo o prima il diritto a tutti i nostri di poter vivere dignitosamente nel nostro Paese». (DIRE)

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