Epifani il possibile segretario del Pd. Oggi l’assemblea nazionale

ROMA – Il ‘gruppo ristretto ha riscontrato «larga convergenza» su Guglielmo Epifani, come segretario del Pd, e questo sarà il nome che verrà presentato domani, sabato ,all’assemblea. che si aprirà alle ore  10 presso la Nuova Fiera di Roma e che Dazebao seguirà in diretta streaming.

È quanto si legge in una nota dei vicepresidenti Marina Sereni e Ivan Scalfarotto, dei capigruppo Roberto Speranza, Luigi Zanda e David Sassoli e del coordinatore dei segretari regionali Enzo Amendola: «Il gruppo indicato dal coordinamento per preparare l`Assemblea nazionale, al termine di due giorni di consultazione e di confronto, ha registrato un`ampia convergenza sulla figura di Guglielmo Epifani, il cui profilo risulta il più idoneo a
condurre il Pd verso la stagione congressuale e nelle nuove e impegnative responsabilità che spettano al Partito democratico nella difficile fase politica del Paese». La notizia era stata anticipata da Beppe Fioroni, area ex popolari, il quale aveva rilasciato una dichiarazione in cui si sottolineava il fatto che  Epifani era  figura autorevole, unitaria, che non si candiderà al congresso di ottobre, in grado di guidare il partito in questi sei mesi difficili anche per il governo, evitando che qualcuno pensi che sia un governo Berlusconi-Letta per assenza del Pd”. Non si capisce il senso di questa anticipazione. “ Non si capisce il senso di questa anticipazione, oppure si capisce fin troppo bene. Fioroni ha tenuto a precisare ancor prima del comunicato ufficiale che l’ex segretario generale della Cgil ora Presidente della Commissione  Attività produttive della Camera avrebbe svolto  il ruolo del traghettatore. Cosa che non figura nel documento ufficiale reso noto dal gruppo ristretto. E’ ovvio che il prossimo congresso dovrà decidere chi sarà il segretario. Non si è mai visto un congresso che si trova un segretario già eletto. Ma un personagggio di lungo corso come Fioroni non può far finta di non sapere queste cose. Il senso allora è uno solo: diminuire il significato della decisione presa a “ larga convergenza” che, tradotto dal politichese, può significare che non è stata unanime. Del resto lo Statuto prevede che  per presentare eventuali, diverse candidature occorre  che ci siano le firme di 95 delegati, pari al 10% degli aventi diritto al voto. La presentazione deve avvenire entro le ore 13.

 Il candidato ai cronisti:“ Calma, calma,  aspettiamo domani”

 Epifani ha rilasciato le prime dichiarazioni al nostro giornale, mostrando “piena soddisfazione “per la proposta che gli è stata avanzata dal gruppo ristretto e che lui ha accettato. “ Ci ho pensato bene- dice- aveva dato la mia disponibilità, poi c’è stata una girandola di nomi, la ricerca di una soluzione il più possibile unitaria. Ciò che mi fa più piacere è proprio  il fatto che  la mia candidatura rapprsenti, possa rappresentare un momento di ritrovata unità del partito: Non mi nascondo le difficoltà  che dovremo affrontare tutti insieme per arrivare ad un congresso  che rappresenti un momento di ricostruzione, di rilancio del Pd”. Poi, incontrando un gruppetto di giornalisti, mette le mani avanti. “ “Calma calma, aspettiamo domani che non si sa mai…”. “Sì, mi ha chiamato Orfini, ho sentito la Bindi…”, dice  mentre si allontana dalla Camera.  A un cronista  risponde : “Se ci vedremo spesso? Penso proprio di sì… ma aspettiamo l’assemblea di domani. E comunque se va male, io non ho problemi. Continuo a fare quello che sto facendo.” Intanto arrivano numerose dichiarazioni  di esponenti del Pd.. Dario Franceschini è tra i primi a rallegrarsi pubblicamente per la scelta di Guglielmo Epifani. Su twitter, il ministro per i Rapporti con il parlamento, grande tessitore dell’intesa, ha scritto: «Epifani ha l’autorevolezza,
il buonsenso, l’esperienza che servono adesso per sostenere il governo e rilanciare il partito tenendolo unito». Segue poi il commento del capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza: “E’ la persona giusta”. Il giovane dirigente, che fino a ieri sembrava destinato a prendere il posto che invece tocca all’ex segretario della Cgil, su twitter si complimenta per la scelta dei ‘saggì: «Epifani è la persona giusta per guidare il partito in questo passaggio dificile. A lui va il mio pieno e convinto sostegno».

«Aspettiamo naturalmente la decisione dell’Assemblea, ma è indubbio che Guglielmo Epifani è un grande democratico, un uomo del mondo del lavoro e ha tutte le qualità per unire il partito e preparare il congresso con grande collegialità». Lo ha detto Luigi Zanda, presidente dei senatori Pd, arrivando a Montecitorio.
Di parere opposto Giuseppe Civati, che boccia la candidatura dell’ex segretario generale della Cgil, poiché  sarebbe  in  totale continuità con il gruppo dirigente precedente. “Poi – aggiunge -
non ho capito se Epifani si candida per fare l’arbitro o se intende candidarsi al prossimo congresso. L’altra volta eleggemmo nella stessa situazione Franceschini, che poi si candidò…”.

Cuperlo: al Congresso presenterò la mia candidatura

Gianni Cuperlo, il cui nome era stata fatto più volte per la segreteria, ha antgicipato che presenterà la candidatura  al prossimo congresso: “Mi candido a segretario- dice- perché penso che il Pd sia l’investimento più importante che abbiamo fatto in questi anni. Una candidatura che presenterò al congresso, non per una reggenza. So di non essere un leader politico, però voglio dare una mano. E lo faccio anche con qualche violenza a un carattere che mi avrebbe spinto a rimanere dov’ero”. Cuperlo salva il sistema delle primarie: “Sono un fatto indiscutibile. Studieremo le modalità, ma la base non capirebbe un segretario scelto dagli iscritti”. Questo sarà uno dei temi centrali del congresso, visto che l’assemblea di sabato non dovrebbe discutere le modifiche da apportare allo statuto. Ii dibattito politico avverrà in sede congressuale quando si discuterà anche sulla natura, l’identità del partito. Il documento preparato da Laura Puppato contro le larghe intese, la proposta di Goffredo Bettini sulla costrizione di un nuovo partito, di sinistra, “ Il Campo” lo chiama, che comprenda anche “tutti i moderati che guardano a sinistra. Non solo una semplice sommatoria tra Pd e Sel, ma molto di più”., non dovrebbero far parte della discussione. Ovviamente l’argomento “ governo” farà parte del dibattito. Stefano Fassina,viceministro dell’Economia  invita  a distendere i toni: “Vorrei che questo governo e il Pd fossero giudicati per i risultati, non sulla base della retorica dell’inciucio. Se noi avessimo voluto inciuciare, Bersani sarebbe al governo già da due mesi. Non è un governo di legislatura, nessuno di noi sta serenamente con il Pdl. E’ un esecutivo di emergenza, che mette insieme forze che rimangono alternative”

La protesta di “ Occupy Pd “ e degli Ecodem
 I mille delegati riuniti a Roma , oltre al nuovo segretario dovranno eleggere un garante per ognuna delle componenti che poi presenteranno la loro mozione al congresso.  Intanto si fanno sentire, continuando ad esprimere protesta e dissenso per le scelte effettuate fino ad oggi dal partito, governo con con il Pdl in particolare,: i giovani di” OccupyPd “che hanno annunciato una manifestazione davanti ai locali dove si riunisce l’Assemblea e gli Ecodem che si dichiarano stufi dei “balletti correntizi”, e vedono grandi rischi per il partito del partito se in assemblea “si arriverà senza progetti e proposte largamente condivise e condivisibili.” Infine per quanto riguarda modalità e tempi dei lavori da sottolineare il fatto che  Bersani, il segretario dimissionario, abbia confermato la sua rinuncia a tenere la relazione di apertura dei lavori. Si riserva un intervento ed p questa una scelta dal forte sapore polemico nei confronti in particolare verso coloro che lo hanno fatto diventare il capro espiatorio della difficile situazione in cui si trova il Partito.. Ad aprire il dibattito dovrebbero essere  il presidente del gruppo alla Camera, Roberto Speranza e il capogruppo al Senato, Luigi Zanda. Per quanto riguarda le votazioni si procederà a scrutinio segreto dalle ore 14 fino alle ore 16. Qualora nessuno dei candidati ottenga il 50% più 1 dei voti espressi si procederà al ballottaggio fra i primi due.

 


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