Decadenza Berlusconi. Oggi si vota. Atteso videomessaggio del Cavaliere

ROMA –  Ancora clima arroventato in Giunta per le elezioni al Senato. La seduta di questa mattina non ha fatto segnare passi avanti verso un accordo tra Pdl e Pd. Anzi.

Il primo a protestare è stato il pidiellino Lucio Malan, che ha lasciato la seduta in anticipo: «Si è finalmente capito che l’unico obiettivo è quello di eliminare Berlusconi». Lo scontro si è acceso intorno a un nodo procedurale che resta tuttora irrisolto. Ovvero se procedere stasera a un unico voto, oppure concedere tre votazioni: prima le due preliminari (il ricorso alla Consulta e alla Corte europea di Lussemburgo) e poi la relazione di Augello. Proprio il relatore pidiellino si mostra fiducioso: «Se qualunque senatore lo chiede, si vota anche sulle due questioni preliminari. È un’importante innovazione procedurale che abbiamo ottenuto».

L’appuntamento ora è alle 20.30, quando la Giunta tornerà a riunirsi. A quel punto, una volta deciso su come procedere, scatteranno le dichiarazioni di voto: 10 minuti a gruppo. I gruppi sono 7, quindi la discussione dovrebbe durare poco più di un’ora. Intorno alle 22.30, dopo l’eventuale voto sulle pregiudiziali, dovrebbe arrivare il voto sulla relazione di Augello. Tutte le votazioni saranno per alzata di mano e al momento il voto negativo, che può contare su Pd, Sel e M5S, sembra prevalere.

Intanto il mondo politico rimane con il fiato sospeso. L’atteso video messaggio di Berlusconi slitterebbe da stamattina ad oggi pomeriggio, riportano alcune fonti attendibili.  Nel probabile  messaggio, Berlusconi ribadirebbe la sua innocenza dopo la condanna in terzo grado per frode fiscale e annuncerebbe il lancio di una nuova Forza Italia. Il sostegno al governo di larghe intese, per ora,verrebbe confermato, ma non è detta l’ultima parola.

“Non so se Berlusconi deciderà di interrompere l’esperienza di governo. Ma so che questa sera la decisione che assume il Pd toglie ogni prospettiva strategica al Governo che non è più in grado di vivere l’esperienza della grande coalizione come in Germania”.Cosi il relatore in Giunta Augello (PdL). In merito alla sua replica alla Giunta dell’immunità del Senato,Augello ritiene che vi sia “la prova inoppugnabile che la delega al governo della legge Severino è incostituzionale:la 4a prova dell’incostituzionalità della legge”.

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