Polemica del Pd sugli F35. La nostra priorità è il lavoro

ROMA – “La nostra priorità non sono i caccia, la nostra priorità è il lavoro” è ciò che ha affermato il segretario del  Pd, Pier Luigi Bersani, in un’intervista al tg2, che ha fatto polemica sulla spesa dei 15 miliardi di euro per dotare la nostra aviazione da caccia con gli F35.

“Bisogna sollecitare un po’ le attività economiche e gli investimenti che danno lavoro”, dice Bersani, e lo si po’ fare dando maggiore fiducia, avere fedeltà fiscale e vendere quindi un po’ di patrimonio pubblico aspettando che calino i tassi di interesse sul debito. Inoltre, per alleviare la situazione di crisi si potrebbe  puntare sull’edilizia, che è “troppo bassa” e bisogna “quindi incentivare tutte le operazioni di riqualificazione del costruito esistente, si tratti di case, di alberghi e via dicendo”. E come ultima cosa, bisogna tagliare un po’ di spese”, a cominciare da quelle sugli F35, che “bisogna assolutamente rivedere. Le nostre priorità non sono i caccia. La nostra priorità è il lavoro”,  di cui il programma come ha ricordato Mario Monti, è partito nel 1999, con l’ok di tutti i governi che da allora ad oggi si sono succeduti, anche se nel tempo sono cambiati i costi.  da Twitter il sostegno di Nichi Vendola al leader Pd: “Bravo Bersani: le ali da tagliare sono quelle dei cacciabombardieri. Siamo felici di averne fatto da tempo la nostra bandiera”. Dall’altro fronte, il leader dei Verdi,  Angelo Bonelli aggiunge: “‘Non basta rivedere la spesa, il programma per gli F-35 va completamente cancellato perché l’Italia non può permettersi di spendere 12-13 miliardi di euro per l’acquisto dei caccia bombardieri mentre le famiglie italiane non arrivano alla fine del mese”. 

 

Dimezzamento del programma F35 che, attualmente, è sospeso. Rilancio del velivolo Eurofighter made in Ue. E risparmio di un miliardo all’anno per gli armamenti del Paese, sono i punti che mercoledì prossimo saranno presentati dai 21 componenti del Pd della Commissione Difesa della Camera al gruppo parlamentare democratico. L’Eurofighter significherà  puntare a costruire un sistema di difesa integrata Ue che creerà una logistica militare che faccia da sinergia tra i vari Paesi membri. Anziché 90, verranno acquistati solo 45 riuscendo cosi a risparmiare un milione l’anno.  “Ogni euro per l’F35 – spiega Carlo Galli – finirà nelle casse della americana Lokheed. Inoltre, dai lavori della Commissione è emerso che i cantieri di Cameri per l’assemblamento delle ali lavoreranno in perdita”. “Il progetto di aereo europeo, invece – aggiunge il deputato democratico – comporterà per noi un indubbio vantaggio economico e occupazionale, in quanto ogni euro investito, sarà restituito all’Italia dal consorzio Ue in termini di commesse”.

infine, il comandante della Marina militare italiana ha svelato che la nostra flotta si trova in condizioni critiche, forse peggiori di quelle dei velivoli militari. “La nave più giovane ha vent’anni”, ha spiegato. Il suo allarme è stato talmente grave che il governo ha assegnato tempestivamente alla Marina un contributo di 5,8 miliardi di euro per i prossimi 20 anni per l’adeguamento dei mezzi navali militari.

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