Politica del lavoro, investimenti per la crescita, protezione sociale

ROMA – Ancora non si conoscono  i provvedimenti che il governo intende prendere per dare corpo ad una politica del lavoro che consenta di affrontare una situazione che si fa sempre più grave. Noi pensiamo che i punti di attacco  debbono mettere insieme investimenti per la crescita e protezioni sociali inclusive di fronte ad una disoccupazione che aumenterà anche nel 2014.

Sul primo aspetto il Governo deve concentrare i suoi sforzi sul cuneo fiscale: occorre diminuire la tassazione a carico dell’impresa attraverso un taglio dell’Irap; bisogna aumentare il potere d’acquisto delle retribuzioni abbassando la tassazione sulle buste paga. Se i dieci miliardi, annuali e strutturali, promessi da Renzi soddisferanno queste due esigenze avremo una spinta al miglioramento della competitività delle imprese ed alla ripresa dei consumi

Ci auguriamo anche che il Governo non dimentichi il tema della indicizzazione delle pensioni, soprattutto di quelle medio basse, e che il ministero del Lavoro istituisca su questo argomento un  tavolo di concertazione con i sindacati dei pensionati. Sul versante delle protezioni sociali l’idea di allargare l’indennità di  disoccupazione anche ai lavoratori precari è giusta. Si tratta soltanto di capire da dove verranno reperite le risorse. Un semplice spostamento di  copertura finanziaria dalla cassa integrazione in deroga alla indennità di disoccupazione non è detto che funzioni. Bisogna aver chiaro che il miliardo e75 milioni di ore di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria ed in deroga) del 2013 corrispondono ad oltre 500mila lavoratori a zero ore per l’intero anno, dei quali oltre 130 mila sono tutelati dalla cassa integrazione in deroga. Se

questo strumento venisse abrogato trasformeremmo questi lavoratori in disoccupati, andando ben oltre l’attuale 12 per cento di senza lavoro. Per questo motivo invitiamo il Governo ad una seria riflessione di merito che consenta di costruire una equa ed efficace riforma degli ammortizzatori sociali

Condividi sui social

Articoli correlati