Chiti a Renzi, perché rinunciare a discutere il nostro Ddl?

ROMA – Via 524 parlamentari, Senato di garanzia e indennità come quella sindaco di Roma. ”Il presidente del Consiglio Renzi ieri sera ha detto che il Ddl costituzionale che abbiamo presentato in Senato  è “interessantissimo’”. Bene- scrive il senatore del Pd, Vannino Chiti, primo firmatario con altri 21 senatori Democratici del disegno di legge sulle riforme istituzionali-  lo ringrazio: il nostro intento è proprio quello di dare un contributo costruttivo per migliorare le istituzioni. Ma Renzi ha anche aggiunto che la proposta non ha nessuna possibilità di passare”. 

“Perché? Perché dobbiamo rinunciare-prosegue Chiti- ad avere 421 parlamentari, anziché i 945 attuali, e cioè ad una riduzione di 524 tra deputati e senatori? Perché non assicurare all’Italia un Senato di garanzia eletto dai cittadini per le grandi questioni di democrazia e civiltà? Perché non tentare, con determinazione e coraggio – come il presidente Renzi ci dice sempre – di lavorare tutti insieme per una riforma che renda le istituzioni più efficienti, più vicine ai cittadini e la politica più sobria, equiparando da subito le indennità dei parlamentari a quella del sindaco di Roma?.

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